C’era l’affluenza delle grandi occasioni martedì 24 gennaio all’Hotel Parma & Congressi per il seminario, riservato alle imprese associate, sul nuovo Regolamento regionale sugli impianti termici; d’altra parte il tema era sicuramente di grande importanza per gli operatori in quanto si trattava di fare il punto su cosa cambierà nella nostra regione in materia di esercizio, conduzione, manutenzione, controllo ed ispezione degli impianti termici.

 

Dopo un breve saluto di Loredana Vitali, dirigente di CNA Parma, il compito di illustrare le novità è toccato all’ing. Moreno Barbani, responsabile regionale dell’Unione Installazione e Impianti. Nella sua relazione l’ing. Barbani ha affrontato i punti salienti del nuovo regolamento che entrerà in vigore il 1 di aprile, sottolineando come, grazie anche al positivo dialogo instaurato dalla nostra Associazione con i competenti uffici regionali, il nuovo regolamento  contenga in più punti previsioni migliorative rispetto alla normativa nazionale e sia, nel complesso, da valutarsi positivamente.

 

L’operatività  effettiva del regolamento è strettamente legata all’avvio del CRITER, il catasto regionale sugli Impianti termici, la piattaforma telematica destinata a contenere tutti i dati relativi agli impianti termici della nostra regione, tuttora in fase di sviluppo e per la quale può sorgere qualche perplessità sul fatto che possa essere operativa nel pieno delle funzionalità già a partire da aprile. Barbani ha sottolineato la disponibilità, già comunicata alla regione,  di diverse aziende associate a partecipare a una fase di test in modo da rendere la piattaforma il più fruibile possibile da parte degli utenti.

 

Il regolamento regionale prevede un periodo transitorio con la prosecuzione della campagne “calore pulito” in corso, ed è quel che accade nel comune di Parma ove è tuttora attiva la campagna gestita ora da ATES (Agenzia Territoriale per l’Energia e la Sostenibilità di Parma,  che ha raccolto l’eredità della vecchia Agenzia Parma Energia) su incarico del comune capoluogo. 

 

Nell’introdurre l’intervento dell’Arch. Simona Acerbis, direttrice di ATES, Loredana Vitali ha sottolineato la necessità di minimizzare i disagi per le aziende derivanti dalla presenza di due regimi:  quello afferente al CRITER e alla regione per quanto riguarda il territorio provinciale e quello gestito da ATES per il comune capoluogo.

 

Sicuramente CNA auspica un’armonizzazione delle regole e delle procedure. Comprendiamo – ha proseguito Vitali – che ATES, che ha effettuato investimenti, voglia proseguire la campagna in corso nei limiti accordati dal regolamento regionale; è importante però che si possa operare di concerto minimizzando i disagi per gli operatori. Soprattutto, ha sottolineato Vitali, è importante che venga rilanciata e potenziata l’attività di verifica e ispezione che negli ultimi tempi, anche a causa delle vicissitudini societarie della vecchia Agenzia Parma Energia e del passaggio di consegne a ATES, ha mostrato molte pecche.

 

Importante poi che oggetto delle ispezioni non siano sempre e solo gli impianti noti ma che si faccia uno sforzo per raggiungere anche gli impianti per i quali non è mai pervenuto il rapporto di controlloSimona Acerbis, direttrice di ATES,  ha confermato l’intenzione dell’amministrazione comunale di Parma di prorogare per un biennio la campagna calore pulito in corso, ha ribadito la più ampia disponibilità al confronto con le Associazioni  e invitato comunque a vedere anche gli aspetti positivi del prolungamento della campagna in essere quali la presenza di un meccanismo comunque già rodato mentre il regolamento regionale prevede l’avvio della prima campagna di ispezioni per il 2018.  Acerbis ha preannunciato anche un aggiornamento del Protocollo coi manutentori e alcune altre iniziative per la prossima primavera.

 

Alcuni interventi dei presenti erano incentrati sui problemi derivanti dalla gestione dei due diversi regimi (quasi  tutti i manutentori hanno clienti sia nel comune capoluogo che nel resto del territorio)  esprimendo qualche preoccupazione e malumore  per l’appesantimento burocratico; altre domande erano riferite ad aspetti più tecnici e su questo alcune risposte sono rimaste in sospeso in quanto, come hanno sottolineato i rappresentanti di ATES, anche il confronto con la regione è appena iniziato e dovranno esserci prossimamente altri incontri.

 

Dal punto di vista operativo la sintesi l’ha tratta il Presidente provinciale dell’Unione Impianti Maurizio Gallani: dal 1 aprile si continua come al solito per gli impianti nel comune capoluogo,  si inizia col CRITER per quelli collocati negli altri comuni. Sarà comunque un preciso compito dell’Associazione informare tempestivamente tutti gli associati degli sviluppi.