“È un piacere essere oggi a Firenze in compagnia del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che sta facendo un lavoro importante sulla formazione con Luca Tonini, presidente di CNA Toscana. È inoltre in dirittura d’arrivo la partenza del tavolo di crisi sulla moda: ne abbiamo bisogno, soprattutto in Toscana.” Lo ha detto il presidente nazionale CNA, Dario Costantini.
“Ricordo che proprio in queste ore il nostro presidente della moda, Marco Landi, che è toscano, sta lavorando per presentare lunedì al Mimit le proposte della Confederazione in questo periodo grave della moda italiana e dei distretti toscani. Mi fa piacere rincontrare il presidente di CNA Firenze Metropolitana, Giacomo Cioni, qui con il sindaco di Firenze, Dario Nardella: so che sono tante le iniziative che stanno facendo insieme, per esempio stanno rianimando le piazze con l’artigianato fiorentino. Questa mostra non è un evento unico, ma un percorso della città dove l’artigianato di fatto è nato. È sempre una grande emozione essere qui.
Essere qui a parlare di artigianato è come, permettetemi il paragone, per un cristiano andare a pregare a San Pietro. L’altro giorno al Mimit con il ministro Urso ricordavo che un certo signore Leonardo Da Vinci ha iniziato la sua carriera di genio italiano con il padre che l’ha mandato a bottega a Firenze. L’artigianato, dopo tanti secoli, è ancora qui: quindi, onore a questa terra che dà lustro all’artigianato. Gli artigiani italiani non sono rimasti fermi: in queste ore abbiamo tanti nostri associati che sono in Germania ad esporre.
Lo scorso fine settimana ero a Milano al Fuori Salone dove come unica associane abbiamo aggregato imprese, presenti con i loro prodotti, sia in modo tangibile, che intangibile grazie alle nuove tecnologie. Passano i secoli e gli artigiani non stanno fermi. Voglio ricordare in un momento in cui si parla tanto di intelligenza artificiale che il 93% dei promotori dell’AI nel nostro paese sono microimprese artigiane. Voglio ricordare che quasi il 15% degli artigiani italiani stanno già utilizzando l’intelligenza artificiale. È un artigianato che progredisce, un artigianato al passo con i tempi. Un artigianato che ha bisogno di momenti di centralità, non solo in occasione delle fiere. Noi stiamo lavorando tanto anche con le altre confederazioni per la legge quadro sull’artigianato: abbiamo perso 220mila imprese in 15 anni e ci auguriamo che questo Governo, e lo diciamo nei festeggiamenti del Made in Italy, finalmente metta a terra un provvedimento che vedrebbe, finalmente, una legge del 1985 cambiare. Gli artigiani italiani per fortuna non sono rimasti al 1985.”