Celebrare i maestri artigiani, parlare ai giovani, valorizzare l’artigianato quale patrimonio insostituibile del Made in Italy, ma la CNA è impegnata a dare una prospettiva alle imprese artigiane parlando alla politica, in Italia e in Europa. Il presidente Nazionale, Dario Costantini, è intervenuto alla due giorni promossa da CNA Federmoda a Cremona dal titolo “Made in Italy: valore economico, sociale e etico”, per sottolineare i principali dossier della Confederazione.
“Siamo al lavoro per prepararci alle elezioni europee – ha detto Costantini – con una organizzazione interna senza precedenti. Molti incontri sul territorio per diffondere il nostro manifesto. Obiettivo della CNA è influire “sull’Europa che verrà. E’ necessario tutelare le nostre imprese colpite dalla concorrenza sleale, realizzare la transizione green con un percorso sostenibile e realistico con i tempi e le esigenze delle Pmi”, ha sottolineato Costantini ricordando che “valore economico, sociale e etico principi che ispirano le politiche della Confederazione”.
Al riguardo il presidente Nazionale ha evidenziato le iniziative nella settimana del Made in Italy, l’impegno costante per il decreto Transizione 5.0 che ha visto un ruolo determinante della CNA e che rappresenta una rilevante opportunità per migliorare la competitività delle piccole imprese. In questa prospettiva il settore della moda mostra numeri molto interessanti nell’efficientamento energetico, con risparmi superiori al 60% (contro il 30% della grande distribuzione) e un costo-efficacia migliore delle grandi industrie.
Costantini è intervenuto nell’ambito del confronto tra gli esponenti CNA e i rappresentanti della politica. Ad aprire i lavori il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, il presidente di CNA Parma, Marcello Parma. Poi la tavola rotonda con gli europarlamentari Patrizia Toia e Maria Angela Danzì e in video collegamento Lara Comi e Silvia Sardone. È inoltre intervenuto l’on. Fabio Pietrella, co-presidente del Gruppo interparlamentare moda mentre le conclusioni sono state tenute da Marco Landi, presidente Nazionale CNA Federmoda.
Un dibattuto quindi focalizzato sulle normative europee, soprattutto in tema di transizione green e di lotta alla concorrenza e sulle proposte che CNA Federmoda presenterà al Governo già in occasione di un prossimo incontro al Mimit per consentire alla filiera moda di mantenere il ruolo da protagonista che ha nel panorama internazionale.
“Un’occasione per ribadire alla politica il ruolo che il sistema moda ha nel panorama economico e sociale del Paese e la necessità di intervenire con misure immediate per sostenere il settore in un momento di particolare difficoltà, causato dalla coincidenza di una congiuntura negativa che caratterizza oggi il settore, le implicazioni geopolitiche internazionali e il momento di stallo in cui versano anche i grandi player della moda che hanno in sostanza sospeso le commesse verso i terzisti”. – dichiara Antonio Franceschini, responsabile Nazionale CNA Federmoda – “Nonostante questo la moda made in Italy ed il nostro sistema continuano a godere di grande interesse nel panorama internazionale e per questo dobbiamo prevedere anche misure di prospettiva quali investimenti infrastrutturali sui distretti, sia dal punto di vista fisico che digitale e sostegno alla ricerca e innovazione – continua Franceschini”.
Marco Landi, presidente Nazionale CNA Federmoda ha ribadito come una delle richieste che l’Unione delle imprese del settore moda della CNA al Governo si un piano di rilancio teso a sostenere la capitalizzazione delle PMI e l’aggregazione tra imprese al fine di dotare il settore di maggior massa critica mantenendo flessibilità.