Ieri mattina, Martedì 19 Settembre, presso la Fondazione Monteparma, partner dell’evento, è stata presentata alla città la tappa parmigiana di Mens-A, evento internazionale sul Pensiero Ospitale che si terrà presso il Palazzo del Governatore giovedì 21 settembre a partire dalle ore 17.10.

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La conferenza stampa è iniziata con l’intervento del Vicepresidente della Fondazione Monteparma, Angelo Vibi che ha portato i propri saluti e dato il benvenuto agli ospiti.

Successivamente, ha preso la parola la Professoressa Beatrice Balsamo, creatrice ed organizzatrice dell’evento fin dalla sua nascita, ha tracciato le linee guida dell’edizione 2023, basata sul tema dell’ESSENZIALE e declinata in diversi contesti che saranno trattati da 60 prestigiosi studiosi nelle sue varie tappe emiliano romagnole <<Mens-A è l’unico festival in Italia che promuove il pensiero ospitale e fecondo, per formare menti inclusive e dialoganti che sappiano riflettere e mettere, prima in parola e poi in pratica, i concetti non violenti, di inclusività e impegno personale>>.

Mens-A, infatti, vuole dire “mente inclusiva”, e vuole declinarsi come un “festival necessario”, che promuova una riflessione che sappia far incontrare i diversi pensieri, favorendo alla fine quello essenziale, quello che vale la pena coltivare, distinguendolo da quello effimero che oggi, nella nostra società dell’apparire, spesso prevale.

<<Le riflessioni che verranno portate all’auditorium non saranno quindi solo teoretiche o astratte, ma saranno calate nella realtà agita, nella formazione della persona, nel rispetto della madre terra, perché i giovani, ma anche i meno giovani, diventino costruttori di futuro. Giustizia, buona politica, onestà, ascolto condiviso, saggezza gentile, saranno trattati con una finalità pratica, feconda.>>

Alla breve presentazione della professoressa, ha poi fatto seguito l’intervento del Comune di Parma, nella persona del Presidente del Consiglio comunale, arch. Michele Alinovi che invece si è soffermato sull’importanza del tema dell’essenziale per porre le basi di un futuro migliore, sociale e della comunità.

<<Spesso a tutti i livelli dovremmo recuperare i valori fondanti, e per fare questo bisogna sapere scegliere, cioè assumersi le responsabilità. Interessarsi, scegliere eticamente, responsabilizzarsi e poi ancora ripartire dalla bellezza, dai valori fondanti; concentrarsi sulle cose essenziali, come ad esempio è ancora oggi la nostra Costituzione, che orgogliosamente ritengo attualissima. Per un futuro prospero, dove ognuno possa avere la propria fetta di felicità, bisogna recuperare il coraggio della scelta>>.

Sono quindi intervenuti due dei relatori dell’evento di giovedì, il Prof. Marco Deriu, in rappresentanza dell’Università di Parma, che ha sottolineato la convinta adesione dell’Ateneo e del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, che parteciperà con docenti, studenti e studentesse, mettendo in luce l’importanza di un festival diffuso su più territori <<abbiamo sì bisogno di radicamento territoriale e quindi di legami importanti sulle singole città, ma poi sono altrettanto importanti le relazioni e le radici condivise con gli altri territori vicini e con i tanti studiosi che ci vivono. Soprattutto in un’epoca di costruzione di muri e di fili spinati, il pensiero ospitale, plurale, va contro l’impoverimento delle nostre menti e quindi delle nostre società. Sono le interconnessioni che ci fanno maturare, che ci stimolano ad accettare l’incertezza del cambiamento>>. Subito dopo Miriam Gardoni, Presidente Giovani Imprenditori di CNA Parma, invitata al festival per rimarcare la volontà di concretezza delle riflessioni promosse <<gli artigiani rappresentano il pensiero ospitale costruttivo perché, attraverso le mani, mettono in pratica la conoscenza e la trasformano in oggetti al servizio ed uso degli altri. Fare impresa significa confrontarsi con ciò che è essenziale e lavorare ogni giorno per “fare bene” e farlo sempre meglio>>.