A permettere il risultato positivo le capacità delle Mpi di reagire in tempi rapidi alle variazioni, sia pure lievi, della congiuntura e gli strumenti messi in campo dal Governo: Jobs Act e decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato.

 

La crescita relativa più significativa è arrivata dalle assunzioni a tempo indeterminato: in dodici mesi sono cresciute del 26,6%. In aumento anche le assunzioni a tempo determinato (+8,3%). In calo l’apprendistato (-10,8%) e i contratti flessibili (-26,7%).

 

L’82,2% degli occupati nelle Mpi è titolare di un contratto a tempo determinato. Le micro e piccole imprese, quindi, continuano a preferire un rapporto di lavoro stabile. Ma nel 2016 c’è il rischio di una inversione di tendenza. Da gennaio la decontribuzione sulle assunzioni a tempo indeterminato ha subito un  forte taglio: esonero ridotto dal 100% al 40%, limite massimo condotto da 8.060 a 3.250 euro.

 

In allegato l’Osservatorio mercato del lavoro curato dal Centro studi CNA.