Tra gli ospiti, Stefano Micelli, Licia Colò, On. Galeazzo Bignami, Irene Priolo, per riflettere sui temi della transizione green e digitale
Transizione green, sostenibilità e responsabilità sociale dell’impresa. Sarà questo il filo conduttore dell’assemblea regionale “Un altro mondo” di CNA Emilia-Romagna, in programma il 24 ottobre al teatro Arena del Sole a Bologna. Un evento, quello dell’assemblea regionale, che ogni anno riunisce tutto il sistema della Confederazione di imprese e artigiani assieme a esponenti del mondo culturale e politico. Un’occasione in cui gli imprenditori e le imprenditrici, assieme ai loro rappresentanti, si interrogano sulle nuove sfide del presente e sulle risposte possibili.E proprio una delle grandi preoccupazioni che riguarda tutti, dalle nuove generazioni al mondo delle imprese, è la crisi climatica.
In Emilia-Romagna si sono vissuti, in modo diretto, le drammatiche conseguenze di eventi climatici estremi come l’alluvione di maggio. E l’Italia, ormai a metà strada nel percorso verso la realizzazione degli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 per il progresso sostenibile, è in ritardo, sollevando preoccupazioni sul rispetto degli impegni assunti presso le Nazioni Unite nel 2015. Queste conclusioni emergono chiaramente dall’ottavo rapporto intitolato “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile,” un’analisi condotta dall’ASviS e presentata con enfasi a Roma giovedì scorso. Secondo quanto riportato nel rapporto, sono stati compiuti progressi sostanziali per otto dei 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’ONU rispetto all’anno di riferimento 2010, mentre per tre obiettivi la situazione è rimasta stabile, e purtroppo, in sei ambiti, si è addirittura registrato un peggioramento della situazione.
Questi ritardi accumulati potrebbero essere in parte colmati, ma solo attraverso l’attuazione rapida e decisa di una serie di interventi, tra cui anche quello di concentrare sempre di più le forze per una transizione green anche tra le piccole e medie imprese.«Perché fenomeni estremi come quelli di maggio non accadano sempre più di frequente, occorre una svolta concreta verso la sostenibilità e la gestione responsabile del territorio», dichiara il presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini.
Per questo come ospiti dell’assemblea regionale di CNA ci saranno, tra gli altri, il Generale Paolo Figliuolo, Commissario per la ricostruzione dopo l’alluvione, e la Protezione civile, testimoni della gravità delle conseguenze della crisi climatica. A dare un contributo di ampio respiro sulle tematiche ambientali Stefano Micelli, professore ordinario dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e Licia Colò, nota divulgatrice televisiva. Per quanto riguarda il mondo della politica, invece, ci sarà una tavola rotonda, moderata dalla direttrice di QN Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno Agnese Pini con Galeazzo Bignami, vice ministro Infrastrutture e Trasporti e Irene Priolo, vice presidente della Regione Emilia-Romagna.
Anche le imprese, dal canto loro, sono chiamate a imboccare nuove strade: «Per favorire l’energia rinnovabile, occorre mutuare la logica dei contributi a fondo perduto verso il credito d’imposta, in modo che sia garantita la continuità dell’impresa che accede al contributo. Così come riteniamo prezioso individuare la più adeguata possibilità normativa che permetta di fare lavorare più aziende nello stesso stabile, come politica di riutilizzo di beni immobili, come fabbricato e capannoni, e di minor consumo del suolo», afferma il presidente di CNA Emilia-Romagna. Ma possibile non significa facile: la transizione ecologica, l’energia sostenibile, le emissioni ridotte, la decarbonizzazione, la tutela del suolo, gli investimenti e le tecnologie sono temi urgenti che presentano grandi opportunità, ma anche rischi derivanti da divisioni e posizioni ideologiche.
«La politica, insieme alle organizzazioni di rappresentanza, deve (dobbiamo) assumere un ruolo cruciale in questo processo. Riguardo l’energia è necessario un consumo sostenibile che porti a una sensibile ottimizzazione dei consumi – aggiunge Cavini – Occorre promuovere l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili sfruttando i capannoni delle piccole e medie imprese». Altrettanta attenzione va data al sostegno per lo sviluppo e la diffusione delle comunità energetiche che hanno il pregio non solo di produrre energia da fonti rinnovabili, ma anche di metterla a disposizione di chi ha problemi di reddito.«Dobbiamo abbracciare la creatività, l’innovazione e il cambiamento. Per fare questo dobbiamo con forza adottare soluzioni audaci», conclude il presidente Cavini.
È possibile seguire in streaming l’assemblea di CNA Emilia-Romagna del 24 ottobre a partire dalle ore 16,30 attraverso il sito de Il Resto del Carlino ed il sito di CNA Emilia-Romagna.