Il Decreto Cura Italia prevede il rinvio di due mesi dei termini per la convocazione delle assemblee societarie che devono approvare i bilanci 2019. Quindi tutte le società di capitali potranno convocare l’assemblea ordinaria entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, a prescindere dalle relative disposizioni statutarie.

Il Decreto interviene anche sulle modalità di svolgimento delle assemblee: i soci possono partecipare anche con modalità telematiche. Le S.r.l. potranno consentire l’espressione del voto mediante consultazione scritta. Le deroghe previste dal Decreto si applicheranno alle assemblee convocate entro il 31 luglio o comunque, se successive, entro la data fino alla quale sarà in vigore lo stato di emergenza.

L’intervento normativo ha lo scopo di  consentire alle società di convocare l’assemblea ordinaria entro un termine più ampio rispetto a quello ordinario, e a facilitare lo svolgimento delle assemblee nel rispetto delle disposizioni volte a ridurre il rischio di contagio.

Per prima cosa il Decreto stabilisce che, in deroga a quanto disposto dall’art. 2364, comma 2, c.c. e dall’art. 2478-bis , è consentito a tutte le società di convocare l’assemblea ordinaria entro180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale. Le assemblee per l’approvazione dei bilanci 2019 potranno quindi essere convocate entro il 28 giugno 2020, prestando però attenzione al fatto che quest’anno tale data cade di domenica.

Si precisa che in mancanza di detta previsione, ai sensi dell’art. 2364, comma 2 c.c., applicabile anche alle S.r.l. in virtù del richiamo previsto dall’art. 2478-bis , comma 1, l’assemblea ordinaria deve essere convocata entro il termine stabilito dallo statuto e comunque non superiore a 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale. Lo stesso art. 2364 stabilisce che lo statuto può prevedere un termine maggiore, comunque non superiore a 180 giorni, quando la società è tenuta a redigere il bilancio consolidato ovvero quando lo richiedono particolari esigenze relative alla struttura e all’oggetto della società.

Modalità per lo svolgimento delle assemblee

Il Decreto Cura Italia  dispone anche delle modalità di svolgimento delle assemblee, prevedendo alcune facilitazioni atte a ridurre gli assembramenti. È stabilito, infatti, per tutte le società di capitali (S.p.a., S.a.p.a., S.r.l. e cooperative) che, con l’avviso di convocazione delle assemblee ordinarie o straordinarie, sia possibile prevedere, anche in deroga alle diverse disposizioni statutarie, l’espressione del voto elettronico o per corrispondenza e l’intervento all’assemblea mediante mezzi di telecomunicazione.

Tutte le società di capitali potranno, quindi prevedere che l’assemblea si svolga, anche esclusivamente, mediante mezzi di telecomunicazione, purchè sia garantita l’identificazione dei partecipanti, la loro partecipazione e l’esercizio del diritto di voto, senza, in ogni caso, la necessità che si trovino nel medesimo luogo, ove previsti, il presidente, il segretario o il notaio.

Con specifico riferimento alle S.r.l., inoltre, viene ammesso che l’espressione del voto possa avvenire mediante consultazione scritta o per consenso espresso per iscritto, anche in deroga a quanto previsto dall’art. 2479-bis , comma 4 c.c. e alle diverse disposizioni statutarie.

Ambito temporale

Il Decreto stabilisce che tutte le deroghe si applichino alle assemblee convocate entro il 31 luglio 2020 o comunque, se successiva entro la data fino alla quale sarà in vigore lo stato di emergenza.