Sono trascorsi pochi anni da
quando il termine “Industria 4.0” ha iniziato ad invadere prepotentemente la
nostra quotidianità professionale e produttiva e già si sta pensando a quello
che accadrà in un futuro molto vicino a noi, nel 2030: un anno simbolicamente
individuato dai visionari per la prossima rivoluzione
5.0
.

 

Se l’attuale epoca tecnologica enfatizza
la trasformazione delle fabbriche in strutture intelligenti e digitalizzate che
utilizzano sempre meno l’apporto dell’uomo,
la nuova fase che ci aspetta si concentrerà sul ritorno delle mani e delle
menti umane
nel contesto lavorativo. Mani e menti che si uniscono ad un
prezioso e unico valore che cambierà realmente la prospettiva futura: la relazione umana.

 

Da questo concetto è iniziato il
confronto che mercoledì 5 giugno, ha visto a Parma la partecipazione di attori di fondamentale rilevanza del
nostro territorio, appartenenti a settori molto diversi tra loro, ma connessi
da una importante ragnatela invisibile.

 

Così come afferma Chiara Allegri, Presidente di CNA
Giovani Imprenditori Emilia Romagna e di Parma – <>. Un concetto confermato anche dall’Avvocato del Foro di
Parma, Mattia Malmusi, che annuncia
un’evoluzione della professione dell’avvocato, con la nascita di una nuova
figura ibrida, una commistione tra un legale e ingegnere sempre più vicino al
mondo digitale, ma il cui obiettivo rimane sempre il sostegno alle persone
nella risoluzione delle loro problematiche di vita quotidiana. L’Architetto Emanuele Ortolan, rappresentate della
Facoltà di Architettura dell’Università di Parma ritiene, invece, che <>. Proprio perché il
fulcro della prospettiva futura sarà quello di migliorare e ottimizzare le
modalità di vivere e di lavorare dell’uomo, l’accento è stato posto anche sul
settore del benessere e della cura della persona, che già da oggi è interessato
da cambiamenti significativi, come afferma Lorenzo
Lasagna
, referente dell’Area Business Anziani della Cooperativa Proges – <>.

Il concetto di trasformazione, quale evoluzione sociale ed
economica del modo di lavorare e di fare impresa rappresenta, quindi, una delle
parole chiave più presenti in questa nuova era e nel caso specifico nel mondo
dell’imprenditoria giovanile, quale base fondamentale sulla quale si costruisce
in modo concreto il futuro del nostro tessuto economico e professionale.

<<È evidente – dichiara Marcello
Mazzera
, Responsabile di CNA Giovani Imprenditori di Parma – che un’Associazione di Categoria debba
affrontare i problemi dei propri associati nel presente, ma è altresì importante
creare spunti di riflessione sulle opportunità future, in modo che gli
imprenditori possano aggiornare le proprie visioni e cavalcare l’onda
dell’innovazione>>.


Al termine dei lavori, il Presidente di CNA Parma, Paolo Giuffredi, ha concluso,
evidenziando l’importanza per i futuri giovani imprenditori, soprattutto in
questo momento storico di grande evoluzione, di concentrare il proprio impegno
nella continua specializzazione che fa della propria attività imprenditoriale,
una realtà riconosciuta per unicità ed elevata qualità.

 

Guarda il video delle video interviste ai relatori.

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