Sono
già migliaia gli imprenditori attesi a Roma, in piazza del Popolo, per la
manifestazione nazionale del prossimo 18
febbraio promossa da Rete Imprese Italia
(CNA, Confartigianato,
Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani), per denunciare la drammatica
situazione in cui versa la piccola e media impresa nel nostro Paese e per
chiedere al Governo un immediato cambio di passo.

 

La mobilitazione arriva dopo anni di crisi che
hanno sfiancato le imprese
: il credito alle pmi è in calo dal 2011, la
pressione fiscale sulle imprese è al livello record del 44% e i consumi sono
fermi, mentre le tariffe continuano a crescere e le imprese a chiudere.
Soltanto nella provincia di Parma, nel 2013, hanno chiuso i battenti oltre
3.200 imprese (+9% rispetto a quelle chiuse nel 2012) con un saldo
nati/mortalità negativo di meno 600 imprese.

 

Da qui
la necessità di una grande manifestazione di imprenditori alla quale le locali
Associazioni CNA, Confartigianato
Imprese Apla, Ascom Confcommercio e Confesercenti
, in rappresentanza dei
settori dell’artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi, si
apprestano a partecipare con una delegazione
di 500 imprenditori del territorio
, per dire con forza: basta all’inerzia
del Governo!

 

“Dopo
la manifestazione che ci ha visto protagonisti in pazza Garibaldi  a Parma lo scorso 6 maggio – commenta Gualtiero Ghirardi, presidente CNA Parma
–  scendiamo a Roma, insieme a migliaia
di altri imprenditori, per rivendicare una svolta urgente e concreta della
politica economica nazionale. Sarà una manifestazione per l’Italia, in cui
mostreremo la nostra voglia di costruire e di far crescer il Paese partendo
dalle imprese, vero motore dell’Italia”.

 

“Serve
una svolta e serve subito – aggiunge Leonardo
Cassinelli, presidente Confartigianato Apla Parma
–  Faremo la nostra parte, ma vogliamo risposte
chiare e concrete. È stato raggiunto il limite di sopportazione. Vogliamo avere
una legittimazione dalla politica per il nostro ruolo economico e sociale,
essere compartecipi delle scelte. Le tasse le paghiamo qui, non in Gran
Bretagna e in Italia siamo rimasti pressoché solo e esclusivamente noi, che
siamo il tessuto connettivo della società e del Paese”.

 

“È innegabile
– prosegue Ugo Margini, presidente Ascom
Confcommercio Parma
, – che quella di martedì sarà prima di tutto una
manifestazione di protesta, perché la disperazione di queste imprese è forte e
diffusa e la loro resistenza si è ormai quasi esaurita. Ma sarà  una manifestazione anche di proposta perché il
Paese non può più permettersi di rinviare quei provvedimenti, quelle riforme,
assolutamente indispensabili per tornare a crescere”.

 

“Chiediamo da tempo di essere ascoltati dal Governo – conclude Corrado Testa, presidente Confesercenti
Parma
– perché troppe poche volte è stato fatto qualcosa a favore delle
nostre imprese. Vogliamo sperare, dunque, che il Governo e la politica sappiano
cogliere la drammaticità di questo momento e facciano quello che finora non
hanno fatto: iniziare a dare risposte concrete alle imprese e alle famiglie”.