Venerdì 12 luglio è una data importante per il panorama delle startup italiane.
La Consob ha infatti pubblicato il regolamento in materia di “Raccolta di capitali di rischio da parte di imprese startup innovative tramite portali online“ (equity crowdfunding).
Il “crowdfunding” indica la possibilità per le imprese (normalmente neo-costituite) di raccogliere capitali di rischio (“funding”) per il tramite della rete internet svolgendo quindi un appello al pubblico risparmio rivolto a un elevato numero di destinatari (“crowd”) che nella prassi effettuano investimenti di modesta entità.
Il decreto crescita bis del 2012 ha introdotto articoli che disciplinano sia la “Gestione di portali per la raccolta di capitali per le start-up innovative” che le “Offerte attraverso portali per la raccolta di capitali” e ha delegato la Consob ad adottare le relative disposizioni di attuazione.
L’Italia è il primo Paese in Europa a dotarsi di una simile normativa.
Da qualche giorno quindi, le nostre startup hanno a disposizione (e questa volta per prime!) un nuovo strumento regolamentato per entrare sul mercato e realizzare i propri progetti “reclutando” sostenitori e raccogliendo finanziamenti online.
Sul sito della Consob si trova una scheda sintetica sui contenuti del regolamento mentre sul tumblr dell’Italian Crowdfunding Network si trova il testo completo.