In occasione della giornata di
mobilitazione nazionale di Rete Imprese Italia dello scorso 28 gennaio, le
cinque associazioni imprenditoriali aderenti, hanno ritenuto di partecipare
all’iniziativa organizzando anche a Parma un momento di sensibilizzazione, per
mettere in evidenza le ragioni delle pesante situazione che l’economia
fatta di piccole imprese di questo territorio sta vivendo. Vista la coincidenza
con la campagna elettorale nazionale in corso, ci si è sentiti in dovere di
richiamare anzitutto l’attenzione dei candidati al parlamento, che non hanno
fatto mancare la loro adesione presenziando all’iniziativa anche con
espressioni di pieno sostegno alle ragioni della mobilitazione. Fra i temi
maggiormente toccati: il lavoro sempre più a rischio, la crescente difficoltà
di accedere al credito, il crescente peso del fisco, la farraginosità della
burocrazia; una somma di situazioni che finiscono per generare la tragica
mortalità di molte aziende, tanto che nel 2012, in Italia, ha chiuso una
piccola impresa al minuto, quasi mille
imprese ogni giorno. A qualche giorno di
distanza dalla giornata di mobilitazione organizzata a sostegno di queste
imprese, determinanti per il tessuto economico della nostra provincia, che è diventata
importante anche per la loro capillare presenza, mi viene spontaneo soffermarmi
sulla indifferenza con la quale, un evento di questa portata sia stato vissuto,
senza suscitare il minimo interesse in nessuna delle Istituzioni del
territorio. Come Associazione abbiamo provato una certa delusione nel
constatare come degli Enti della nostra provincia, non uno abbia sentito il
bisogno di conoscere cosa avevano da dire i rappresentanti di un tal numero di
attività, che impiegano, solo a livello locale, nel comparto artigiano oltre
trentamila addetti. Poteva essere una buona occasione per le Istituzioni, per
dimostrare consapevolezza sul ruolo insostituibile del tessuto economico di
questo territorio e del rischio che tutti corriamo vedendolo disgregarsi ogni
giorno di più sotto il peso di una crisi che non si attenua. In un momento in
cui le Istituzioni faticano ad incontrare la necessaria fiducia dei cittadini,
poteva essere di conforto contare sulla condivisione di una denuncia ad
una situazione i cui effetti non risparmiano nessuno. Sentirsi vicino alle
ragioni delle imprese in questo momento, avrebbe contribuito ad alleviare quel
senso di abbandono che troppo spesso si avverte, dando troppo spesso motivo per
ritenere che l’unica soluzione sia quella di chiudere bottega con le
immaginabili conseguenze. Sarebbe bastato un gesto di condivisione, gesti che
non sono mai mancati anche in tempi meno difficili, per rimarcare il ruolo e la
vicinanza delle Istituzioni, anche quelle messe in questi giorni in discussione,
giusto per dimostrare l’impegno in
difesa del valore degli sforzi e del
lavoro che gli imprenditori stanno compiendo per salvaguardare anche il
nostro tessuto economico. Sarebbe stata una buona occasione.
Gualtiero
Ghirardi
Presidente
provinciale CNA