Il
caso, che si è aperto grazie a un ricorso avanzato da 20 imprese associate a
CNA di cui 4 emiliano-romagnole, si è chiuso positivamente senza bisogno
dell’intervento del Tribunale, con un accordo sottoscritto da Amazon stessa e
dalle imprese che hanno fatto ricorso.

 

Senza
attendere l’esito del procedimento legale, ora bloccato, Amazon ha infatti
rimosso spontaneamente dalla vendita sulla propria piattaforma i prodotti
“f-gas” e ha attivato un canale di comunicazione diretto per consentire la
segnalazione da parte di CNA di eventuali altre offerte di prodotti in
questione. Amazon ha inoltre confermato che tutti i venditori presenti sul sito
devono seguire le linee guida di vendita di Amazon e le regole vigenti nel
Paese in cui operano. Coloro che non lo fanno sono soggetti ad azioni che
includono la potenziale chiusura del loro account.

 

Come
noto, per utilizzare l’f-gas in Italia serve un’apposita abilitazione
attraverso un percorso formativo e di verifica a cui sono sottoposte tutte le
imprese regolari specializzate nell’installazione di impianti di refrigerazione.
Anche la semplice vendita del prodotto è subordinata alla presentazione del
“patentino” di abilitazione.

 

Gli
elementi di grande positività che hanno portato le imprese a sottoscrivere
l’accordo sono molteplici ed evidenti.

< – afferma Emanuela Dodi,
portavoce regionale settore frigoristi CNA Emilia Romagna e componente della
Presidenza nazionale di CNA Installazione e Impianti – è che Amazon, andando ben oltre le richieste avanzate in sede
cautelare, ha inibito ai venditori di vendere gli f-gas tramite la sua
piattaforma. Da almeno un mese, e cioè da quando gli è stato notificato il
ricorso, Amazon ha autonomamente rimosso la vendita di f-gas dal suo portale.
In pratica, è stato ottenuto molto di più di quanto richiesto nel ricorso>>.


< – aggiunge Artemio Bianchi, componente della Presidenza nazionale
di CNA Installazione e Impianti – Amazon
si è impegnata a creare un canale privilegiato di comunicazione con CNA per
inviare le segnalazioni di eventuali casi di vendita che dovessero sfuggire ai
controlli automatici che la piattaforma ha già messo in atto per impedire la
vendita illegale dei prodotti f-gas. Ci preme sottolineare che questo aspetto
non sarebbe stato conseguibile attraverso il ricorso al giudice, ma è stato
possibile ottenerlo soltanto con la sottoscrizione dell’accordo tra le
Parti>>.


Gli
esiti del ricorso, a cui gli stessi Dodi e Bianchi sono sottoscrittori,
costituiscono un innegabile e pieno successo politico dell’azione di CNA a
salvaguardia dei legittimi interessi della categoria che sono stati
materialmente difesi dalla costituzione in giudizio delle imprese associate.

 

<<È necessario ora che questo successo venga reso noto – conclude Diego Prati,
Referente mestieri impianti CNA Emilia Romagna – in quanto il sistema CNA è intenzionato a intraprendere analoghe
azioni legali anche nei confronti di altri operatori, incluse aziende di
commercio locali, che non rispettano le norme e confidiamo che queste
successive azioni vedano protagoniste un maggior numero di imprese con la
consapevolezza che il sistema CNA è forte grazie alla forza e al coraggio degli
imprenditori che rappresenta. Il successo di questo accordo con Amazon è un
grande risultato ottenuto ed è un successo di tutti,
oltre che a costituire motivo di vanto ed orgoglio per l’intera nostra
Confederazione. La convenienza nell’essere iscritti alla CNA la si dimostra
anche e soprattutto quando la Confederazione alla quale ci si è associati
riesce a difendere in maniera efficace, in un contesto non certo facile e nei
confronti di controparti dall’enorme peso economico e finanziario, i legittimi
interessi delle imprese.

 

Fonte: Ufficio Stampa CNA Emilia Romagna