È ormai trascorso quasi un anno da quando, il 28 febbraio 2018, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto sottoscrissero con il Governo un documento di pre-intesa finalizzato all’applicazione dell’articolo 116 della Costituzione per l’attribuzione alle tre Regioni di ulteriori forme di autonomia. Le CNA regionali di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto seppero anticipare l’attuale processo per l’autonomia territoriale, individuando il “federalismo differenziato” come una delle possibili leve per il rilancio del Nord e dello sviluppo economico già sei anni fa, in occasione della prima edizione dell’Osservatorio interregionale nel gennaio 2013.

 

“Un tema, quello dell’autonomia rafforzata – afferma il Presidente di CNA Emilia Romagna Dario Costantini –  che da allora è sempre stato presente nelle agende delle CNA coinvolte che in più occasioni hanno saputo essere stimolo per il decisore pubblico portando alla sua attenzione le istanze degli imprenditori e delle micro e piccole imprese. Vale la pena ricordare l’iniziativa “La sfida del futuro: Lombardia ed Emilia-Romagna verso l’autonomia. Proposte, impegni, percorsi” che insieme a CNA Lombardia abbiamo organizzato a Piacenza nei primi giorni del 2018, occasione preziosa per ospitare i Presidenti delle Regioni Stefano Bonaccini e Roberto Maroni in un incontro pubblico nato con l’obiettivo di informare rispetto al percorso intrapreso dalle Regioni, e sulle opportunità e i vantaggi che nascono da una maggiore autonomia”.

 

In Emilia-Romagna, CNA non si è voluta sottrarre all’importante ruolo di sollecitazione critica ponendosi come un interlocutore attento e responsabile nella definizione degli ambiti in cui viene richiesta maggiore autonomia e delle aree di competenza ed ha sollecitato la Regione soprattutto su quattro aree di intervento strategico: la tutela e la sicurezza del lavoro, l’istruzione tecnica e professionale; internazionalizzazione delle imprese, ricerca scientifica e tecnologica, sostegno all’innovazione; territorio, rigenerazione urbana, ambiente e infrastrutture; la tutela della salute.

 

Emilia Romagna, Lombardia e Veneto si trovano ad essere accomunate non solo dai primati di carattere economico e produttivo a livello nazionale, ma anche dall’aver intrapreso per prime questo innovativo percorso istituzionale.

Pertanto, la settima edizione dell’Osservatorio Economia e Territorio di CNA Emilia Romagna, CNA Lombardia e CNA Veneto si occuperà del tema “Autonomia per lo sviluppo”, con la finalità di fornire uno strumento in grado di stimolare i soggetti istituzionali, economici e sociali coinvolti in tale processo. Oggi, in conferenza stampa, è stato presentato un documentoche anticipa alcuni elementi che, seppure ancora parziali, costituiscono un prezioso contributo per una riflessione su quale autonomia dovrà essere.

 

“Si tratta di Regioni – continua Costantini – che insieme rappresentano il 40% del PIL nazionale e il 53% delle esportazioni: una leva importante per stimolare la crescita economica e aumentare il livello di competitività delle imprese dei nostri territori. Per questo è oggi necessario invertire la rotta rispetto agli ultimi anni, che hanno visto una inaccettabile penalizzazione delle risorse destinate agli investimenti e allo sviluppo economico, ampliando ulteriormente il divario verso le aree economicamente più solide del continente, come i grandi Lander tedeschi. Una nuova risposta a tutto questo è rappresentata proprio dal percorso sull’autonomia che, ci auguriamo, convergerà su “economia e sviluppo” e contribuirà alla riduzione della burocrazia e della pressione fiscale sulle nostre imprese”.

 

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