Stime e conguagli sulle bollette elettriche stanno mettendo
in difficoltà molte imprese
. Arrivando a comprometterne, nei casi più gravi, la
stessa attività.

 

La CNA ha deciso di scendere in campo per porre fine a
questo disservizio. Secondo l’Osservatorio sull’energia della CNA, oltre un
quarto delle bollette ricevute da micro e piccole imprese non rispecchia la
reale situazione dei consumi
.

 

Nel dettaglio, il 19,9 per cento delle bollette è relativo a
un conguaglio, vale a dire che può riguardare anche consumi di cinque anni
prima, in quanto la legge concede all’operatore elettrico fino a un lustro di
tempo per la contabilizzazione. Nel 6,1 per cento dei casi il consumo è solo
stimato.

 

I problemi emergono soprattutto quando l’impresa non si
trova di fronte un operatore integrato (distributore e venditore insieme). Nel
mercato regolato dall’Autorità per l’Energia, infatti, dove il soggetto che
fornisce l’elettricità è lo stesso distributore, la quota di bollette emesse
sui consumi effettivi sale all’86,6 per cento.

 

La CNA chiede che la pratica dei conguagli e delle stime
finisca. Le imprese non possono vivere nell’incertezza. I nuovi strumenti di
misurazione dei consumi, contatori sempre più sofisticati, possono, e devono,
evitarlo. Sollecita, inoltre, l’Autorità per l’Energia a realizzare in tempi
brevissimi il Sistema informativo integrato, che potrebbe risolvere
definitivamente il problema. Nel frattempo, è necessario ridurre a non più di
due anni la prescrizione e permettere una congrua rateizzazione delle
maxi-bollette.

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