“Il made in Italy parla la lingua dell’artigianato ed è necessario modernizzare la legge quadro che mostra i segni del tempo. Rivedere i limiti dimensionali e ampliare le forme societarie significa dare nuova energia a un comparto fondamentale al progresso dell’Italia“. È quanto ha sottolineato il Presidente nazionale della CNA, Dario Costantini, nel suo intervento all’assemblea di CNA Lazio che ha eletto nuovo presidente Michelangelo Melchionno.
Costantini ha riconosciuto che “abbiamo trovato disponibilità da parte del governo a modernizzare la legge. Ora è tempo che la disponibilità della politica si traduca in un impegno concreto. L’esame in Parlamento della legge annuale sulle Pmi rappresenta il veicolo naturale per aggiornare la ‘carta d’identità’ dell’artigianato. Come sempre la CNA darà il suo contributo concreto e responsabile”.
Nel suo intervento il Presidente CNA è tornato a esprimere “preoccupazione” sul tema dei dazi. “Secondo alcune notizie di stampa è possibile un accordo con un livello dei dazi al 15% tra Stati Uniti e UE. I mercati finanziari stanno reagendo bene a questa notizia – ha osservato Costantini – ma noi non siamo contenti. Un innalzamento del 15% e l’effetto della svalutazione del dollaro significano una pesante tassa sulle nostre imprese per le quali il mercato americano vale oltre 100 miliardi di export tra flussi diretti e indiretti e le piccole imprese sono quelle che pagheranno il conto più salato”.
Il tema della riforma della legge quadro è stato toccato anche dal nuovo Presidente di CNA Lazio che si è soffermato anche sul mismatch tra domanda e offerta sul mercato del lavoro e la necessità di rafforzare la formazione. “Il nostro impegno è favorire un ecosistema – ha detto Melchionno – in cui la formazione sia accessibile, diffusa, concreta, e rappresenti davvero un investimento sul futuro. È in questo scenario che si inserisce il ruolo decisivo della nostra associazione. CNA Lazio ha oggi l’opportunità – e il dovere – di consolidare il proprio ruolo di rappresentanza unitaria, capace di coniugare il radicamento nei territori con una visione complessiva regionale. Il nostro compito è quello di tenere insieme la pluralità delle esperienze territoriali per costruire un sistema associativo coeso, dinamico e in grado di rispondere in modo efficace alle trasformazioni in corso”.


