Dal 2014, il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria, realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS in collaborazione con CNA, racconta e valorizza il contributo unico degli imprenditori immigrati in Italia e in Europa. Con un’analisi ricca di dati e statistiche affidabili a livello nazionale, regionale e locale, il Rapporto offre uno sguardo approfondito su un fenomeno in continua evoluzione, mettendo in luce il potenziale e le sfide di chi fa impresa lontano dal proprio Paese d’origine.
Di fronte alla crisi demografica e alle sfide dei mercati globali, un dato si impone con evidenza: l’imprenditoria immigrata continua a espandersi, consolidandosi come un pilastro essenziale per l’economia italiana. A testimoniarlo è il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria, che analizza i dati di Infocamere sull’andamento delle imprese a gestione immigrata nel periodo 2013-2023.
Mentre il numero complessivo di imprese italiane è diminuito dell’1,7% nell’ultimo decennio, le aziende guidate da imprenditori nati all’estero sono aumentate del 32,7%, superando quota 660.000 nel 2023 e rappresentando oltre l’11% del totale.
Le imprese individuali restano predominanti (482.918, pari al 73% del totale), ma il vero cambiamento sta nella crescita esponenziale delle società di capitale (129.267), quasi triplicate in dieci anni (+160%). Un’evoluzione che segnala una maggiore strutturazione e competitività del tessuto imprenditoriale immigrato.
A fronte di un calo generalizzato delle imprese giovanili (-22,8%), quelle a conduzione immigrata dimostrano una maggiore resilienza, mantenendo una quota del 19% sul totale. Un segnale chiaro del ruolo sempre più rilevante della nuova generazione di imprenditori stranieri nel tessuto economico nazionale.
Pur restando fortemente radicati nei settori tradizionali, come commercio ed edilizia, gli imprenditori immigrati stanno progressivamente investendo in ambiti più dinamici e in crescita, contribuendo alla vitalità economica del Paese. In particolare, alloggio e ristorazione (+57,6%) e servizi alla persona (+101,6%), ma anche settori più specializzati, come le attività professionali, scientifiche e tecniche (+56,0%), hanno visto un ingresso di immigrati con maggiore qualificazione. Anche la sanità e l’assistenza sociale risultano in espansione (+77,6%).
L’imprenditoria immigrata è una leva strategica per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Valorizzarne il potenziale significa non solo rafforzare l’economia nazionale, ma anche costruire una società più dinamica, inclusiva e competitiva a livello globale.
A questo LINK è possibile scaricare il Rapporto completo.
Per informazioni: Marcello Mazzera, Resp. CNA Imprenditoria Straniera Parma | mmazzera@cnaparma.it