Si è svolta, presso il Duomo di San Daniele del Friuli, la cerimonia di fine lavori e consegna alla città del restauro dei portali bronzei dell’artista Nino Gortan. Alla presenza del sindaco Pietro Valent e del Mons. Sergio De Cecco, è intervenuto anche Ndreu Shpendi come finanziatore dei lavori che ha voluto restituire, attraverso questo gesto, un po’ della riconoscenza che quel territorio continua a dargli in campo lavorativo. Infatti, insieme al contesto langhiranese, patria ovviamente del nostro prosciutto Parma DOP, anche nella zona di produzione del San Daniele, l’azienda Ditta Lira di Shpendi Ndreu & C è assoluta protagonista con collaborazioni con tutti i maggiori produttori di salumi.
Ndreu Shpendi, arrivato in Italia nel lontano 1991 ed oggi cittadino italiano a tutti gli effetti, è da sempre associato a CNA Parma e da anni il Presidente del nostro settore della Lavorazioni delle Carni e del raggruppamento Imprenditoria Straniera.
Il mio è davvero un piccolo gesto rispetto a quanto mi ha dato l’Italia in genere e le città in cui vivo e lavoro in particolare. È un modo per dire grazie e valorizzare le bellezze di cui queste città sono piene. Non è la prima e non sarà certo l’ultima di queste azioni, perché ritengo che queste cose debbano essere parte della vita di ognuno, a seconda delle proprie possibilità e disponibilità economiche.
Facciamo quindi i complimenti ad un imprenditore che, a fianco dei successi lavorativi, ha voluto mettere la voglia di restituire gratitudine attraverso azioni che uniscono la conservazione delle bellezze del territorio alla tradizionale maestria artigiana. Ndreu anche in passato si è distinto per iniziative di valore sociale aiutando economicamente ed anche personalmente (per l’alluvione che ha colpito i territori romagnoli nel 2023 lo ricordiamo tra i volontari che si sono recati in prima persona a portare aiuto a Forlì) chi è stato colpito da calamità naturali e presto, ad esempio, inaugurerà il restauro di una scuola in un piccolo paese dell’entroterra albanese.
La cerimonia ha visto anche la partecipazione della figlia dell’artista, Paola Gortan, che ha sovrinteso alle fasi di restauro e testimoniato in prima persona il valore delle lavorazioni.