CNA Parma è a fianco dell’Amministrazione comunale di Parma, insieme agli altri partner che hanno aderito e firmato l’accordo. Lo fa in prima persona, come Associazione di categoria, portavoce delle piccole e medie imprese e attraverso il coinvolgimento di due imprese associate: Anako APS e Sanvido SRL.

Nell’ambito del progetto CO.DI.RE , finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il Comune di Parma ha confermato il proprio ruolo di guida per le strategie sull’Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) attraverso la presentazione ufficiale del testo dell’Accordo Quadro, risultato diretto del lavoro della Cabina di Regia istituita all’avvio del progetto e aperto alla partecipazione di altre realtà pubblico-private  della città.

Questo strumento rappresenta un importante passo avanti verso la creazione di un approccio territoriale integrato, promuovendo un dialogo strutturato tra istituzioni, scuole, università, mondo del lavoro, imprese, associazioni di categoria, servizi sociosanitari e la società civile.

Obiettivi strategici e metodologie operative

L’Accordo Quadro ha l’obiettivo di stabilire una forma stabile di collaborazione tra i diversi attori coinvolti, definendo le basi per futuri Protocolli d’Intesa, tesi a  realizzare un piano di attuazione locale dell’ECG e per  Convenzioni  operative che regoleranno le attività congiunte. Questi strumenti consentiranno di:

  • Finalizzare programmi relativi all’attuazione locale dell’ECG;
  • Rafforzare le sinergie tra enti pubblici e privati;
  • Potenziare le risorse messe a disposizione da ciascun partner per implementare la comunicazione sul valore della cittadinanza globale.

“Presentiamo oggi – ha detto il sindaco Michele Guerra – uno dei progetti possibili a Parma grazie alla partecipazione di tutta la città verso un obiettivo comune, sostenuto da un modello pubblico-privato del quale possiamo andare orgogliosi e attraverso lo sviluppo di Consapevolezza, Dialogo e Responsabilizzazione (proprio come il nome del progetto CO.DI.RE) nei confronti di cittadine e cittadini. L’Educazione alla Cittadinanza Globale è un tema centrale nel nostro tempo, parte di un processo antropologico, storico e culturale non paragonabile a nessun altro periodo precedente verso il quale siamo chiamati a rinnovarci”.

“La Cabina di Regia, cuore pulsante di questo progetto, rappresenta un esempio di governance partecipativa inclusiva e efficace, capace di valorizzare la diversità degli attori coinvolti e di promuovere un forte senso di fiducia nella cittadinanza – ha dichiarato l’assessora alla Cooperazione internazionale Daria Jacopozzi – Questo modello è cruciale per affrontare le sfide globali attraverso soluzioni locali, sostenibili e condivise. Gli obiettivi della Agenda 2030, in tutti gli ambiti, possono essere raggiunti solo attraverso la sinergia dell’impegno delle istituzioni e delle realtà del territorio unitamente alla consapevolezza e responsabilità di tutta la cittadinanza”.

“Le azioni di questo progetto – ha aggiunto Simona Colombo, dirigente Settore Relazioni Esterne e Marketing del Territorio – si sono sviluppate in tre direzioni : le attività nelle scuole per la sensibilizzazione di studentesse e studenti sui temi della  cittadinanza globale; il dialogo tra  Istituzioni,  realtà del mondo dell’lavoro e dell’impresa,  associazioni  e  società civile per un approccio territoriale  sinergico nel  diffondere la conoscenza della cittadinanza globale; sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza per sviluppare una consapevolezza reale su questa tematica”.

Il rafforzamento delle dinamiche territoriali attraverso strumenti come Accordi Quadro e Protocolli d’Intesa si basa su:

  • Progettazione partecipata che tenga conto delle diversità del territorio;
  • Coinvolgimento emotivo della popolazione tramite attori locali;
  • Partenariati strategici, in sinergia con la cooperazione internazionale e decentrata;
  • Riconoscimento delle aspirazioni territoriali per rafforzare la fiducia della cittadinanza nelle istituzioni.

Il progetto CO.DI.RE, finanziato dall’AICS, si propone quale esempio virtuoso di come il territorio possa diventare protagonista nel perseguire gli obiettivi globali, anche grazie alla valorizzazione della cooperazione internazionale.