Il Concordato Preventivo Biennale è uno dei pilastri della riforma fiscale varata dal Governo, che punta a razionalizzare e semplificare gli adempimenti.
Si tratta di è un “accordo” con il Fisco che permette, per il biennio 2024/2025, di pagare imposte e contributi non in base agli effettivi guadagni bensì sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle Entrate, favorendo così l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi.
Potrebbe essere definita come una “proposta” di definizione preventiva del reddito d’impresa o di lavoro autonomo da dichiararsi ai fini delle imposte dirette, IRAP (laddove dovuta) e contributi previdenziali. Tale proposta sarà formulata dall’Agenzia delle Entrate, su “misura” del contribuente, in ragione delle informazioni già note all’amministrazione finanziaria, nonché degli ulteriori dati – da stabilire con successivo decreto – che i contribuenti saranno chiamati a trasmettere. L’adesione al concordato preventivo è volontaria e si perfeziona effettuando un’apposita opzione nella prossima dichiarazione dei redditi. Una volta fatta l’opzione la stessa diviene vincolante per i prossimi due periodi di imposta.
Per richiedere all’Agenzia delle Entrate la proposta occorre utilizzare un apposito software disponibile dallo scorso 15 giugno. L’opzione per aderire al concordato preventivo può essere esercitata fino al prossimo 15 ottobre 2024.
La proposta di concordato preventivo sarà rivolta ai soggetti ISA ed ai contribuenti in regime forfettario. Per questi ultimi, il concordato viene introdotto in sola fase sperimentale, e riguarderà in prima battuta solo l’anno 2024. Il concordato preventivo avrà, in fase di prima applicazione, un’ottica biennale solo per i soggetti ISA.
A chi è rivolto?
Il Concordato Preventivo Biennale è applicabile alle imprese e ai professionisti che esercitano come ditte individuali o anche sotto la forma di società di persone o di capitali. Inoltre, è applicabile anche ai contribuenti con partita IVA in regime forfettario, ma per questi soggetti, essendo il concordato applicato in via sperimentale, avrà valore solo per il 2024.
Le condizioni per poter ottenere la proposta di Concordato Preventivo sono le seguenti:
- Non aver omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del Concordato;
- Non avere debiti tributari ovvero, prima della scadenza del termine per aderire al Concordato, estinguere quelli d’importo complessivamente pari o superiori a 5.000 Euro (compresi interessi e sanzioni);
- Non avere subito condanne per reati in materia di imposte sul reddito e sul valore aggiunto, false comunicazioni sociali, riciclaggio per impiego di denaro o beni di provenienza illecita, autoriciclaggio.
L’accettazione della proposta obbliga il contribuente, nei periodi d’imposta oggetto di Concordato Preventivo Biennale, ad adempiere agli ordinari obblighi contabili e dichiarativi e a riportare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.
I Vantaggi del Concordato Preventivo Biennale
- Nel caso si aderisca al Concordato Preventivo Biennale non sono dovute le imposte sui maggiori valori effettivamente realizzati;
- Non possono essere fatti accertamenti (art. 39 DPR 60/73) cosiddetti induttivi;
- Sono riconosciuti i benefici premiali per i contribuenti che utilizzano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA).
Per chiarire meglio gli aspetti normativi del Concordato Preventivo Biennale richiedi una consulenza gratuita con gli esperti di CNA Servizi Parma, inviando un’email a servizi@cnaparma.it.