Si sono riunite più di 100 persone, funzionari dell’associazione, direttori e segretari territoriali, in occasione degli Stati Generali della Rappresentanza che ogni anno CNA Emilia-Romagna organizza per discutere di obiettivi, valori e nuovi percorsi.
“Valori e futuro, chi siamo e chi vogliamo essere” è il titolo dell’incontro, occasione per ragionare insieme sulla CNA del futuro e per sviluppare un ragionamento condiviso che porterà utili spunti per l’assemblea regionale in programma il 3 luglio a Bologna.
Perché una “nuova” CNA? Perché la realtà cambia e stiamo assistendo a trasformazioni complesse che richiedono azioni concrete, necessarie e rapide, come i giorni dell’alluvione ci hanno tragicamente mostrato.
I lavori hanno preso il via con l’intervento del presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini e del segretario regionale Fabio Bezzi. «Siamo qui oggi per focalizzare gli obiettivi che vogliamo perseguire e i valori da rendere prioritari per costruire una “nuova” CNA. Tra questi, fondamentale è anche l’appartenenza all’Europa e, infatti, la presidenza nazionale CNA si è da poco riunita a Bruxelles per portare a livello europeo le priorità e le aspettative degli artigiani e delle piccole imprese italiane», ha affermato Cavini.
«Il nostro stato d’animo quando abbiamo abbozzato un’ipotesi di lavoro è stato profondamente messo alla prova dal disastro dell’alluvione. Purtroppo, il mese di maggio ci ha violentemente mostrato gli effetti del cambiamento climatico e della crisi climatica: le strategie per farvi fronte sono diventate ancora più urgenti. Questo è il nostro presente: ci sono dei valori che vanno un po’ rinnovati e altri riscoperti – ha sottolineato Bezzi – ed è urgente il bisogno di avvicinarci ai giovani e, insieme a loro, rigenerarci».
I partecipanti si sono divisi in tredici gruppi di lavoro, con due ore di tempo a disposizione, per lavorare insieme su un documento condiviso strutturato in tre domande per stimolare la discussione e ragionare sui valori e sui punti nevralgici della Confederazione.
Un’occasione per cominciare a costruire insieme il futuro che vogliamo e che desideriamo, non solo per la nostra Confederazione, ma anche per le nuove generazioni.