A partire dal 3 maggio Simest apre i termini per la partecipazione al bando destinato a sostenere le imprese italiane che si approvvigionano da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia.

Il bando prevede un’agevolazione così configurata: finanziamento a tasso zero al quale si affianca un contributo a fondo perduto del 40% dell’intervento complessivo.

Le aziende che potranno beneficiare di tale agevolazione sono quelle che hanno realizzato negli anni 2020-2021, un rapporto tra fatturato medio export sul fatturato medio totale di almeno il 10% e che, al contempo, si sono approvvigionate da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia.

Le richieste di finanziamento potranno essere presentate fino al 31 ottobre 2023 ma saranno esaminate in ordine cronologico di presentazione e fino ad esaurimento fondi.

Beneficiari

PMI e Mid Cap italiane iscritte nel Registro delle imprese e in stato di attività, che:

  • abbiano una sede legale o residenza fiscale e una sede operativa in Italia attive alla data del 31 dicembre 2021;
  • abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi;
  • abbiano un fatturato export medio nel biennio 2020-2021  pari ad almeno il 10% rispetto al fatturato totale, come dichiarato e asseverato da un soggetto indipendente iscritto al Registro dei Revisori Contabili;
  • abbiano registrato nel 2022 una flessione degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia di almeno il 20% rispetto al biennio precedente.
Agevolazione

L’agevolazione Simest consiste in un finanziamento a tasso zero accompagnato da un contributo a fondo perduto che potrà essere concesso fino al 40% dell’importo complessivo dell’intervento.

L’importo minimo finanziabile è di € 50.000, mentre  l’importo massimo, che può arrivare a € 2.500.000 in funzione della classe di scoring, non potrà superare il 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati dall’impresa.

Spese Ammissibili

1. Spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia, tra cui:

  • acquisto di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento /riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti;
  • tecnologie hardware e software e digitali in genere, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;

2.  Spese per la realizzazione di una nuova struttura, anche temporanea, o per il potenziamento di una struttura esistente in un Paese estero alternativo a Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia.

3.  Spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. interventi di efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.);

4.  Spese per consulenze e studi volti all’individuazione di mercati esteri alternativi a Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi;

5.  Spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero finalizzati all’individuazione di mercati esteri alternativi a Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi;

6.  Spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotto, registrazione di marchi, brevetti, ecc., in mercati esteri individuati alternativi a Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia.

Tutte le spese dovranno essere sostenute successivamente alla data di ricezione del CUP (Codice Unico di Progetto), quindi successivamente alla delibera di accoglimento della domanda.

 

Per maggiori informazioni contattare gli uffici di PrefinaParma, la società di consulenza specializzata in accesso al credito e finanza agevolata del Gruppo CNA Parma, al seguente riferimento:
Paola Malvisi | Email: pmalvisi@prefinaparma.it | 0521227289