Siamo tornati più volte sull’importante partita dei crediti d’imposta che il Governo ha deliberato per dare un minimo di sollievo alle imprese a fronte degli enormi rincari dell’energia elettrica e del gas. Trovate qui l’ultimo aggiornamento. A volte i conteggi per determinare l’importo dei crediti spettanti sono piuttosto complicati, ragion per cui è una facilitazione importante la possibilità di chiedere questi conteggi al fornitore, purché sia il medesimo che riforniva l’impresa anche nel 2019.
Secondo la norma il venditore è obbligato a fornire gratuitamente i conteggi purché l’azienda ne faccia richiesta via PEC entro sessanta giorni dalla fine del periodo di riferimento. Il termine per il secondo trimestre (60 gg dopo il 30 giugno, dunque il 29 agosto) sarebbe abbondantemente scaduto. Alcuni fornitori si erano detti disponibili a eseguire i conteggi anche a fronte di richieste tardive ma si trattava di una loro scelta e non più di un obbligo. Ci sono però importanti novità: ARERA, l’Autorità che regola il mercato dell’energia, ha stabilito che il fornitore di energia è obbligato a fornire questi conteggi anche se la richiesta è tardiva (qui il comunicato di ARERA). Se la scadenza del 29 agosto è sfuggita, c’è dunque ancora tempo ma il consiglio è comunque di attivarsi tempestivamente.
Come procedere?
È senz’altro consigliabile inoltrare la richiesta via PEC, l’indirizzo PEC del fornitore dovrebbe essere facilmente reperibile dalla bolletta. Alcuni fornitori hanno reso disponibili moduli e indirizzi ad hoc ma in linea generale non ci sono particolari formalità, l’importante è che la richiesta sia chiara e siano forniti tutti i dati dell’utenza.
- Per i conteggi relativi al secondo trimestre l’oggetto della PEC potrebbe essere “Richiesta calcolo credito di imposta ex delibera ARERA 373/2022 del 29/07/2022 per consumi energia elettrica secondo trimestre” (o “gas” o “energia elettrica e gas”).
- Per i conteggi relativi al terzo trimestre “Richiesta calcolo credito di imposta ex delibera ARERA 474/2022 del 4/10/2022 per consumi energia elettrica terzo trimestre” (o “gas” o “energia elettrica e gas”).
Nel corpo della PEC qualcosa come: “Si richiede l’invio di quanto in oggetto”, ma soprattutto occorre indicare chiaramente tutto quanto serve per identificare correttamente l’utenza: dunque anagrafiche dell’azienda, codice fiscale, partita iva, POD (per energia elettrica) o PdR (per il gas).
Le aziende associate a CNA Parma, clienti di Hera Comm, grazie alla convenzione in essere, anziché inviare una PEC possono inoltrarci la richiesta all’indirizzo energia@cnaparma.it che verrà successivamente inoltrata ad Hera Comm con le modalità concordate.
Ricordiamo che per il secondo e il terzo trimestre i crediti di imposta per l’energia elettrica sono previsti solo a fronte di una potenza disponibile pari al almeno 16,5 kW; per ottobre e novembre sarà invece sufficiente una potenza disponibile di kW 4,5. Rammentiamo infine che, qualora il fornitore non sia il medesimo del 2019, e i conteggi si presentino particolarmente complessi, CNA Parma ha attivato una collaborazione con una società specializzata in grado di fornire un servizio ad hoc che però si giustifica a fronte di volumi di consumo importanti.
Per maggiori informazioni:
Gianmario Venturini, Resp. CNA Installazione e Impianti CNA Parma
gventurini@cnaparma.it | Tel. 0521/227211 – Cell. 348/5603424