Vent’anni vorticosi, scossi da eventi traumatici, dalle torri gemelle alla pandemia e ora la guerra nel cuore dell’Europa, impongono la necessità di essere dentro i cambiamenti. Vale per il paese e vale per la CNA, chiamata a rispondere a sfide inedite e impegnative. Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Confederazione, chiude gli Stati Generali della Comunicazione, un’iniziativa unica nella lunga storia di CNA e che ha visto la ricca partecipazione di segretari/direttori e comunicatori del territorio. L’avvio di un percorso per individuare strumenti, linguaggi e piattaforme per comunicare, informare e comprendere identità e valori della Confederazione, per essere ancora più vicini alle imprese.
“Dobbiamo essere un sistema organizzato – ha sottolineato Silvestrini – il nostro obiettivo è fare squadra, sviluppare sinergie e integrazioni tra il territorio e il livello centrale, in un rapporto di continua osmosi per valorizzare il sistema della rappresentanza”.
La due giorni è stata aperta dal saluto del Presidente nazionale Dario Costantini che ha evidenziato l’importanza della comunicazione per rafforzare ulteriormente la Confederazione. Il direttore della Divisione organizzazione e sviluppo del sistema, Armando Prunecchi, ha messo in risalto l’importanza della interazione per migliorare le capacità di fare sistema, valorizzare la rappresentanza, aggiungere valore, la necessità di linguaggi condivisi e l’accelerazione verso le nuove piattaforme multimediali per consolidare la capacità di relazione con gli stakeholders, le istituzioni e l’opinione pubblica.
Poi è stata la volta di quattro direttori di quotidiani che hanno offerto stimoli e considerazioni sulla fase che stanno vivendo i mezzi di informazione e sulla interazione tra stampa e corpi intermedi, un meccanismo quanto mai importante per il progresso economico e sociale dell’Italia. A confrontarsi il direttore di Domani, Stefano Feltri, Claudio Cerasa del Foglio, Agnese Pini de La Nazione e Francesco Cancellato di Fanpage. Giornalisti giovani ed emergenti che hanno offerto riflessioni complementari. Il direttore della divisione economica e sociale Claudio Giovine si è soffermato sull’importanza di produrre contenuti, analisi e ricerche credibili e affidabili per formulare proposte ai policy maker nell’interesse del sistema degli artigiani e delle piccole imprese. Un’area sulla quale la Confederazione continua ad investire per potenziare la capacità di lettura del sistema economico. Numerosi gli interventi da parte dei partecipanti agli Stati Generali che hanno evidenziato la volontà di contribuire alla crescita della Confederazione e alla sua capacità di evolvere.