L’aumento esponenziale dei casi da Covid-19 pone le imprese in una grave situazione quotidiana dovuta alle assenze sul lavoro e alla difficoltà di sostituire addetti positivi o in quarantena, laddove, come nel caso delle imprese manifatturiere non si possano ipotizzare soluzioni di smart working. Aziende che lavorano in sicurezza e rispettando tutti i protocolli anti-Covid, ma dove la percentuale di addetti assenti per positività o quarantena raggiunge e supera addirittura il 20%.

Dal 1° gennaio, infatti, chi si trova in questa situazione di quarantena fiduciaria non ha più diritto all’indennità di malattia riconosciuta dall’Inps e quindi non ha più diritto alla copertura economica. Ma oltre a gestire queste assenze, le aziende si trovano ad affrontare i costi delle malattie derivanti da un’ondata impressionante di contagi che preoccupa oltre che dal punto di vista umano e della salute anche nella continuità dell’impresa.

Questa situazione rischia di bloccare la filiera della subfornitura e della produzione rischiando di danneggiare le aziende stesse e di conseguenza il tessuto imprenditoriale del Paese, soprattutto per tutti gli imprenditori, professionisti, artigiani, commercianti la cui impresa è costituita da un unico titolare e che, dovendo rimanere in quarantena per positività, anche in caso di asintomatici, o per contatto ristretto con un positivo, sono costretti a sospendere la propria attività, con conseguenze di perdite importanti.

“Per tutti questa situazione sta destando una grande preoccupazione – afferma Paolo Giuffredi, Presidente di CNA Parmache si traduce in un interrogativo: sarà garantita la copertura finanziaria per la quarantena o come accaduto in autunno si rischierà che siano le imprese a farsi carico dei costi? Chiediamo al Governo un cambiamento normativo sulle attività sociali e professionali, mantenendo l’obiettivo condiviso di evitare nuove chiusure. Servono nuove regole che finanzino una copertura dei costi che le aziende sono costrette a sostenere, oltre al già gravoso blocco delle attività per assenza dei lavoratori”.