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    Fermiamo gli abusivi: acconciatura ed estetica devono poter riaprire nelle zone rosse

    23 Marzo 2021

    Le disposizioni contenute nel Dpcm del 2 marzo 2021 hanno confermato la chiusura in zona rossa dei centri estetici e dei saloni di acconciatura.

    “Una scelta che deve essere riconsiderata – commentano i portavoce di CNA Emilia Romagna per i mestieri dell’acconciatura e dell’estetica, Morgan Visioli e Simonetta Ranucci -. I nostri settori in tutti questi mesi hanno applicato in modo esemplare le linee guida dettate dalle autorità sanitarie e dal Governo, intensificando le già rigide misure previste sul piano igienico-sanitario. Tutte le nostre imprese si sono riorganizzate nel rispetto dei protocolli operando su appuntamento, togliendo postazioni di lavoro per rispettare il numero di presenze massime consentite a seconda delle dimensioni dei saloni, igienizzando gli ambienti e garantendo la sicurezza sanitaria al cliente e ai propri dipendenti. Per questo riteniamo che l’imposizione di chiusura in zona rossa delle nostre attività sia da correggere con urgenza”.

    La chiusura delle attività del comparto benessere rappresenta un ulteriore colpo al settore che porterà molte imprese a non riaprire. Nel 2020 per l’effetto combinato di mancati ricavi a causa della chiusura e della concorrenza dell’abusivismo, il 94% delle imprese di acconciatura e di estetica hanno registrato una perdita media di fatturato pari al 25% rispetto al 2019.

    “La nostra confederazione nazionale – afferma la referente regionale dei mestieri del benessere Claudia Ramiri – ha chiesto al Governo una politica efficace per il settore sui ristori e di riconsiderare le misure restrittive, consentendo lo svolgimento dell’attività di acconciatura e dei centri estetici anche nelle zone rosse con l’applicazione dei protocolli di sicurezza”.

    Alimentato dalla chiusura delle attività è diventato ancora più pericoloso il proliferare dell’abusivismo che mette seriamente a rischio la sicurezza e la salute dei clienti e che, per ovvie ragioni, rappresenta anche un grave rischio per la proliferazione del Covid-19.

    In sostanza: le aziende virtuose che rispettano le norme e le chiusure vengono danneggiate sul piano economico e non sono tutelate, mentre le attività illegali lavorano a pieno ritmo in concorrenza sleale e incuranti delle conseguenze sociali e sanitarie legate alla crisi pandemica.

    Ma l’abusivismo non è solo una questione etica o di sicurezza sanitaria, ma anche di salute della persona: è fondamentale scegliere professionisti in regola che operano nel rispetto delle norme, a cominciare da quelle igienico sanitarie in merito alla sterilizzazione degli strumenti, per continuare con quelle legate alla formazione e alla qualifica professionale e finire con l’utilizzo di prodotti e apparecchiature certificate.

    Ma chi sono gli abusivi, come operano?

    “Le modalità sono molteplici – rispondono Visioli e Ranucci -: c’è chi presta servizi di estetica ed acconciatura privatamente o direttamente presso l’abitazione di clienti, chi non è in possesso delle abilitazioni necessarie, chi non rispetta le norme igieniche e sanitarie, chi utilizza prodotti economici, ma pericolosi, e chi, molto semplicemente, non emette gli scontrini. Si passa da semplici illeciti da un punto di vista fiscale a comportamenti ed attività che possono esporre la clientela ad un concreto e grave rischio per la salute”.

     

    CNA è impegnata nella lotta all’abusivismo e vuole lanciare un messaggio forte in difesa della legalità.

    In primis occorre puntare sulla sensibilizzazione dei consumatori, perché prendano coscienza dei rischi per la salute che si corrono nell’affidarsi nelle mani di coloro che si improvvisano operatori del settore.

    Si devono, inoltre, promuovere maggiori controlli da parte degli organi preposti per incentivare il lavoro regolare e che rispetta le norme: questi operatori sono soggetti a rigidi controlli sanitari, al rispetto delle certificazioni sui macchinari proprio a garanzia dei clienti.

    Infine, bisogna promuovere una immagine positiva del settore e del lavoro regolare, che offre professionalità e competenza, operatori attenti e formati, prodotti selezionati, tecniche all’avanguardia e certificate, attrezzature sterili in ambienti sani e igienicamente idonei.

    Tag:  Abusivismo,  Acconciatori,  claudia ramiri,  estetiste,  Morgan Visioli,  Simonetta Ranucci,  zona rossa

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