Si è svolta nei giorni scorsi la settantaquattresima edizione dell’Assemblea Annuale di CNA Parma, quest’anno, per la prima volta, in versione interamente digitale. L’incontro, svolto in video conferenza, ha visto la partecipazione di numerosi imprenditori di piccole e medie imprese del territorio e si è focalizzato sull’importanza dei valori imprenditoriali per la ripartenza dell’Italia alla luce delle gravi difficoltà economiche che l’intero sistema economico sta attraversando dall’inizio della pandemia ad oggi. “Stiamo vivendo quella che viene definita come la più grave crisi del secondo dopoguerra – ha affermato il Presidente di CNA Parma, Paolo Giuffredi nel suo intervento di apertura dei lavori – una crisi che non nasce dall’interno del sistema economico Italiano, né da quello internazionale, ma da un nemico imprevisto che ha colpito il cuore del mondo: la sopravvivenza e la salute dell’uomo. Tutto ciò ha esercitato una pressione senza precedenti non solo sulla capacità di resistenza del sistema sanitario nazionale, ma anche sul sistema imprenditoriale italiano dal quale dipendono le prospettive future del Paese. Si è delineato uno scenario di nuova emergenza e di misure restrittive, speriamo non destinate ad estendersi e a creare ulteriori effetti devastanti sui redditi, sull’occupazione e sulla sopravvivenza delle imprese. Uno scenario per il quale, a tutti i livelli, abbiamo chiesto al Governo di concedere i ristori proporzionati all’ampiezza del perimetro della stretta, tra cui: l’incremento cospicuo dei contributi a fondo perduto, l’istituzione di un nuovo contributo a fondo perduto per le perdite nei ricavi subite nel periodo aprile-settembre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, oltre all’irrinunciabile rifinanziamento immediato della cassa integrazione, a cominciare da quella per i lavoratori iscritti nel Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato”.

Inoltre, per quanto riguarda il settore del trasporto persone, il Presidente Paolo Giuffredi ha ribadito l’importanza di confermare indennizzi consistenti alle imprese di riferimento, come NCC e taxi. Una importante serie di richieste a favore dei tanti lavoratori autonomi, artigiani e professionisti che se, per tutelare la salute della collettività, dovessero essere costretti a sospendere di nuovo la propria attività, senza sostegno rischiano di essere spazzati via. Interi comparti, dalla ristorazione, al turismo, dalle professioni che lavorano nel settore eventi, alla filiera produttiva della moda, stanno vivendo una situazione drammatica.

“Chiediamo al Governo interventi strutturali e mirati che servano ad accendere il motore dello sviluppo, come nel settore delle infrastrutture, della digitalizzazione, della tecnologia e della formazione. Accanto a tutto questo occorre, però, una visione d’insieme che consenta di individuare un percorso di uscita dalla crisi che, questa volta, sia veloce, solido e certo. Siamo reduci da anni di bassa crescita e bassissima produttività. Ma proprio per questo serve definire un quadro netto e chiaro di priorità su cui riorientare la crescita del Paese e servono strumenti e fini per indirizzare la politica economica del Paese. Possiamo affrontare questo presente drammatico solo progettando insieme un futuro migliore che tragga energia dalle nostre radici, dalla nostra cultura di impresa, dalla nostra storia migliore, dalla nostra intelligenza”.