Il Piano Italia Veloce doveva essere l’occasione per riportare il posizionamento della provincia di Parma al centro del nodo geografico infrastrutturale attraversato dal traffico di merci e persone, importante motore di sviluppo economico del Centro Nord. Il Presidente di CNA Parma, Paolo Giuffredi già in passato si è fatto portavoce delle problematiche che affliggono il territorio, chiedendo alle istituzioni di intervenire tempestivamente con investimenti determinanti per completare e rendere funzionanti le principali infrastrutture del territorio.

“Sono soddisfatto che il potenziamento della Pontremolese, che vedrà passare da 92 a 170 milioni di Euro le risorse per i lavori su Parma, sia stato inserito tra i 130 cantieri di Italia Veloce, il piano del Ministero dei Trasporti che sblocca le grandi opere italiane”.

“Ritengo positiva che tra le opere stradali prioritarie sia stato compreso il I lotto Parma – Terre Verdiane del Raccordo Autostradale A15 – A22 – TiBre: opera già finanziata e di prossimo completamento, per la quale, tuttavia, è necessario pianificare il completamento dell’opera (II Lotto) dal momento che rappresenta il vero collegamento viario diretto tra i Porti del Tirreno ed il Nord Europa”.

È necessario però che quanto annunciato si realizzi davvero, ma soprattutto che gli interventi vengano ampliati al fine di ridare nuova linfa ai territori e permettere alle aziende di poter lavorare all’interno di un contesto infrastrutturale adeguato e competitivo con gli altri Paesi Europei. “Tra le diverse richieste che abbiamo presentato in questi mesi non dobbiamo dimenticare altri punti di interesse che il Piano non ha preso in considerazione o soltanto toccato marginalmente. Per quello che riguarda la provincia di Parma non è più rimandabile un serio piano manutentivo delle infrastrutture stradali che prenda in considerazione i ponti sul Po e sul Taro, la rete viaria ed i suoi manufatti. Troppi e troppo ampi tratti viari oggi versano in gravi condizioni e con forti limitazioni della fruibilità, limitando lo spostamento di merci e di persone. D’altra parte, CNA Parma ha denunciato più volte la necessità di un adeguato ammodernamento della rete infrastrutturale per garantire sviluppo del territorio, efficienza e sicurezza, ponendo particolare attenzione a Cispadana, Pedemontana, Massese e l’elettrificazione della linea ferroviaria Parma – Suzzara”.

Un cenno a parte merita il tema dell’Alta Velocità: “Ora più che mai riteniamo che per il nostro territorio debba essere risolto velocemente il tema del miglioramento e dell’incremento del servizio dei treni ad alta velocità, valutando seriamente la possibilità di realizzare una stazione alternativa alla Mediopadana. Nonostante qualche segnale positivo” – conclude il Presidente di CNA Parma, Paolo Giuffredi – riteniamo necessario che le istituzioni nazionali, regionali e locali lavorino in modo coordinato per migliorare un Piano che deve per forza di cose rilanciare la vocazione della nostra provincia di nodo “intermodale” all’interno del sistema nazionale ed europeo, grazie alla sua naturale posizione geografica”.