Il Decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei Ministri nel tardo pomeriggio di ieri prevede un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita IVA.

Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Questo requisito non è richiesto solo ai i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 o a chi ha il domicilio fiscale o sede operativa nei comuni che erano Zona Rossa prima della dichiarazione di stato di emergenza nazionale.

L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 come segue:

a) 20% per i soggetti con ricavi o compensi 2019 fino a 400.000 euro;

b) 15% per i soggetti con ricavi o compensi 2019 superiori a 400.000 euro e fino a 1.000.000 euro;

c) 10% per i soggetti con ricavi o compensi 2019 superiori al milione di euro e fino a 5.000.000 di euro;

In ogni caso il contributo minimo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Da una prima interpretazione il contributo a fondo perduto non sarà cumulabile con i bonus autonomi da 600 euro nel caso dei professionisti, che continueranno però a beneficiare di quest’ultima misura anche per i mesi di aprile e maggio. Il cumulo tra contributi a fondo perduto e bonus da 600 euro sembrerebbe invece possibile per artigiani e commercianti.

In attesa che vengano pubblicate le linee guida per richiedere il contributo, Prefinaparma, società del gruppo CNA Parma è a disposizione per maggiori dettagli sull’iniziativa ai recapiti: t

Tel. 0521.227231 – Email prefina@cnaparma.it