Una occasione utile, soprattutto per riportare al centro dell’attenzione del governo i problemi di artigiani e piccole imprese.
A commentare così l’incontro con il premier Giuseppe Conte sul “Decreto Maggio” è il presidente della CNA, Daniele Vaccarino. “Conte ci ha confermato che l’entità del provvedimento mirato a sostenere l’economia sarà di 55 miliardi -prosegue-, ma il nostro giudizio diventerà positivo se verranno fornite risposte alle nostre richieste”. Le priorità per la CNA sono: la riapertura di tutte le attività prima di giugno nel totale rispetto dei protocolli per la sicurezza e la destinazione delle risorse a fondo perduto, principalmente ad artigiani e piccole imprese e ai settori più colpiti dalla crisi. “Abbiamo indicato al governo -aggiunge Vaccarino – che permangono enormi problemi con le banche sul credito. Da una nostra indagine condotta tra 14mila imprese emerge che solo l’1% di questo campione si dichiara soddisfatto su tale fronte”. Totale deducibilità dell’Imu, sospensione degli Isa, slittamento dell’acconto sulla tassazione senza sanzioni in caso di errate previsioni sul reddito generato, conferma di risorse per gli ammortizzatori sociali, rifinanziamento di almeno un miliardo per il fondo di bilateralità degli artigiani e innalzamento a mille euro del Bonus autonomi sono tra le altre richieste più importanti che abbiamo presentato a Conte.