Lo aveva preannunciato il Presidente della Regione Stefano Bonaccini poche ore prima con una nota stampa, lo ha confermato in conferenza stampa ieri sera il Premier Giuseppe Conteda oggi, di fatto, inizia la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Non sarà un “liberi tutti” specifica il Premier, il distanziamento e i comportamenti individuali restano di primaria importanza.

Ma facciamo un passo indietro, perché per l’Emilia-Romagna le novità sono iniziate ad arrivare nel corso della riunione della Cabina di regia nazionale che si è tenuta ieri pomeriggio, al termine della quale il Presidente del Consiglio ha dato notizia di una comunicazione inviata ieri dai Ministri Roberto Speranza (Sanità), Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) e Paola De Micheli (Trasporti) alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, nella quale si esplicitavano le attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale da autorizzare fin da subito se in grado di ripartire rispettando a pieno le misure anti-coronavirus previste nei protocolli di sicurezza.

Per questo da oggi, lunedì 27 aprile, in Emilia-Romagna (fatta eccezione per Piacenza), così come in tutto il Paese, potranno ripartire le imprese e i distretti del settore manifatturiero la cui attività sia rivolta prevalentemente all’export e le aziende del comparto costruzioni per i soli cantieri di opere pubbliche su dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, edilizia residenziale pubblica e penitenziaria.

Una partenza anticipata che, sebbene limitata, ha registrato il giudizio positivo di CNA Emilia Romagna che ha espresso la propria soddisfazione per l’accoglimento delle istanze presentate nel corso degli incontri del Tavolo regionale “Patto per il lavoro”.

Veniamo ora alle anticipazioni della conferenza stampa del Premier.

“Inizia la fase 2, ora è il tempo della convivenza con il virus. Bisogna tenere distanza sociale o la curva risale. Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: non bisogna mai avvicinarsi, la distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro”

Dal 4 maggio riapre la manifattura
Dal 4 maggio ripartono il comparto manifatturiero, l’edilizia privata e il commercio all’ingrosso. Bar e ristoranti potranno fare attività di ristorazione con asporto. Resta il divieto di stare nei locali.

Riapertura dei negozi al dettaglio e musei il 18 maggio
Nessuna riapertura per i negozi (che rientrano nelle categorie già stoppate nella fase 1), il commercio al dettaglio ripartirà il 18 maggio insieme a musei, mostre e biblioteche.

Restano chiusi fino al 1 giugno parrucchieri, centri estetici, bar, ristoranti
Prorogato il lockdwon per parrucchieri e centri estetici, che riapriranno il 1 giugno insieme a bar e ristoranti.

Ok alle visite mirate tra familiari
Conte ha parlato di «visite mirate tra familiari». Sì dunque alla possibilità di visitare i parenti, «ma con mascherina». No alle riunioni di famiglia.

Spostamenti solo interni alla regione
Confermato il divieto di spostamento tra le Regioni, se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.

Si a sport e passeggiate, ma individualmente
Via libera anche all’attività motoria, anche distante da casa, ma solo individuale.

Funzioni religiose
Le chiese riapriranno ma non sarà ancora possibile celebrare messe. Sarà possibile invece celebrare di nuovo i funerali, ma alla presenza solo di parenti stretti e con un massimo di 15 persone con mascherine.

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