La Legge di Bilancio 2020 ha stabilito che le spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2020 dovranno essere pagate con strumenti tracciabili (es. bancomat, carte di credito, bonifici o assegni) per poter essere detratte sulla dichiarazione dei redditi; il pagamento in contanti ne impedisce la detrazione.

Le spese interessate sono quelle detraibili al 19% come elencate di seguito:
– prestazioni sanitarie private;
– interessi su mutui ipotecari per acquisto immobili;
– spese per istruzione;
– spese funebri;
– spese per l’assistenza personale;
– spese per attività sportive per ragazzi;
– spese per intermediazione immobiliare per l’acquisto della prima casa;
– spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede;
– erogazioni liberali;
– spese relative a beni soggetti a regime vincolistico;
– spese veterinarie;
– premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni;
– spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Pertanto per usufruire della detrazione si dovranno conservare oltre che lo scontrino/fattura anche la ricevuta di pagamento.
Unica eccezione riguarda le spese per l’acquisto di medicinali, dispositivi medici, prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o da strutture private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, che potranno essere detratte anche se pagate in contanti.

Rimodulazione oneri detraibili

Le detrazioni IRPEF spettanti ai sensi dell’articolo 15 del Tuir saranno parametrate in funzione del reddito complessivo.
Reddito complessivo che non eccede 120.000 Euro: si ha la detrazione per intero della spesa sostenuta;
Reddito complessivo maggiore di 120.000 Euro: la detraibilità è limitata al rapporto tra 240.000 Euro, diminuito del reddito
complessivo, e 120.000 euro;
Reddito complessivo maggiore di 240.000 Euro: non sono previste detrazioni.

Il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e pertinenze.