La rivoluzione digitale modifica la vita quotidiana delle persone e investe l’intero sistema economico e produttivo. Ma non è confinata dentro il perimetro della tecnologia: è un fenomeno che scuote la società nel suo complesso, ridisegna il sistema delle relazioni.
Il mondo della rappresentanza non può essere escluso da un processo così profondo ed è per questo motivo che CNA ha deciso di inserire il tema della rivoluzione digitale e la rappresentanza nel percorso di formazione dedicato a segretari e direttori, uomini e donne chiamati a gestire il cambiamento, affrontare le sfide generate da una rivoluzione culturale prima ancora che tecnologica e industriale. Il mondo della rappresentanza oggi più che mai è chiamato a svolgere il prezioso ruolo di raccordo tra rapida innovazione e crescita della domanda di competenze.
Dopo il primo appuntamento dedicato alla nuova geopolitica e alle trasformazioni economiche e sociali globali, il programma di alta formazione della Confederazione si concentra nel secondo modulo sulla rivoluzione digitale il 13 e 14 gennaio. Ad aprire la due giorni Marco Taisch, professore del Politecnico di Milano, intervenuto sui cambiamenti strutturali e sul passaggio cruciale da industria 4.0 a impresa 4.0. Su rappresentanza e lobby invece si soffermerà Antonio Funiciello, già capo dello staff del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. A chiudere l’iniziativa il filosofo e professore Massimo Cacciari che offrirà una riflessione sulla rappresentanza dentro le trasformazioni.
“La trasformazione digitale e quindi tutto il tema di impresa 4.0 – rileva il direttore della Fondazione Ecipa, Giuseppe Vivace – pone una questione fondamentale: il tema delle competenze. Le nuove tecnologie senza le competenze, e quindi senza il governo dei dati, sono deboli se non marginali per la produttività delle imprese. Da qui l’importanza – conclude Vivace – della formazione, su cui CNA sta puntando per dare sempre più valore competitivo alle nostre piccole e medie imprese”.