Un emendamento approvato dalla maggioranza in Commissione Bilancio del Senato ha reintrodotto – sia pure per i soli lavori condominiali di valore superiore a 200.000 Euro che beneficiano di ecobonus – lo “sconto in fattura”, quello stesso “sconto in fattura” che era stato integralmente abrogato il giorno prima.

Certo la situazione attuale non è minimamente comparabile con la precedente quando lo sconto in fattura era applicabile senza limitazioni di sorta, anche – per dire – alla mera installazione di una caldaia a condensazione di nuova generazione; nondimeno per noi questo resta un provvedimento sbagliato alla radice, per le motivazioni che trovate nel comunicato di CNA nazionale che riportiamo di seguito.

Ci batteremo dunque fino in fondo per la totale abrogazione dello sconto in fattura, sia pure in questa nuova versione affievolita.

COMUNICATO STAMPA

Sconto in fattura

CNA: “Un incomprensibile dietrofront della maggioranza”

La Commissione Bilancio del Senato ha reintrodotto, dopo averlo abrogato qualche ora prima, lo sconto in fattura per i lavori condominiali di valore superiore a 200mila euro che beneficiano di ecobonus. CNA è fortemente contraria alla nuova misura anche se è applicabile ad un perimetro apparentemente circoscritto. E’ intollerabile il principio che un privato sia chiamato a farsi carico di anticipare un beneficio fiscale erogato dall’amministrazione pubblica.

Il voto in Senato rappresenta una clamorosa retromarcia da parte del Governo e della maggioranza parlamentare che reintroducono uno strumento discriminatorio che penalizza le vere imprese dell’edilizia, dell’impiantistica e dei serramenti ed è un regalo ingiustificato ai grandi operatori. Come ha riconosciuto in più occasioni l’Autorità Antitrust altera la concorrenza danneggiando il mercato e quindi i consumatori.

E’ evidente che è stata compiuta una scelta di campo per favorire i colossi dell’energia e le grandi multiutility, tutti soggetti che non svolgono direttamente i lavori di riqualificazione energetica, mettendo nelle loro mani un grande mercato rappresentato da oltre un milione di condomini.

Lo sconto in fattura è uno schiaffo alle piccole imprese che non possono permettersi di rinviare l’incasso di fatture senza pregiudicare la sana gestione. Il Governo e le forze di maggioranza dovranno spiegare le ragioni di una inversione di rotta a 180 gradi dopo che avevano riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla CNA per l’abrogazione di uno strumento iniquo. E’ quanto si legge in un comunicato stampa della CNA.