Dopo il debutto della fattura elettronica, arriva dal 1° di
luglio 2019 l’avvio graduale della memorizzazione elettronica e della
trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia
delle Entrate.
In fase di prima applicazione sono interessati i soggetti previsti dall’art. 2, comma 1, D.Lgs. n. 127/2015, vale a dire i soggetti passivi IVA, che effettuano operazioni nell’ambito del commercio al minuto o assimilate e che hanno realizzato un volume d’affari superiore a 400.000 euro.
Nel caso di soggetti titolari di partita iva che svolgono
sia attività di commercio al minuto, sia attività soggette a fatturazione, la
soglia del volume d’affari deve essere verificata sulla base del volume
d’affari complessivo e non soltanto sulla parte riferita ad operazioni rese
nell’ambito del commercio al minuto.
La memorizzazione elettronica e la trasmissione dei dati
dei corrispettivi giornalieri scatterà dal primo luglio di quest’anno solo
qualora i ricavi o compensi riferiti all’attività di commercio al minuto ed
assimilate sono superiori all’1% del volume d’affari complessivo del 2018.
L’obbligo in questione sarà esteso alla generalità dei
commercianti al minuto ed i soggetti assimilati a decorre dal 1° gennaio 2020.
Il nuovo adempimento andrà a sostituire le tradizionali
modalità di certificazione dei corrispettivi (ricevuta fiscale e scontrino
fiscale), fermo restando l’obbligo di emissione della fattura nel caso in cui
venga richiesta dal cliente.
I soggetti che hanno conseguito nel 2018 un volume d’affari
superiore a 400.000 euro dovranno quindi dotarsi dal primo luglio di quest’anno,
della tecnologia necessaria per gestire il nuovo adempimento.
In fase di prima applicazione, l’obbligo di invio telematico
dei dati dei corrispettivi non riguarderà le operazioni elencate nell’art. 2 del
decreto n° 696/1996 (ad esempio, cessioni di quotidiani e periodici, tabacchi,
ecc..), che sono quelle operazioni che erano già esonerate dall’obbligo di
emissione di ricevuta fiscale o scontrino fiscale.
Sul piano operativo la memorizzazione elettronica e l’invio
telematico dei dati dei corrispettivi giornalieri può essere assolto
avvalendosi degli appositi registratori
telematici individuati dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che
devono garantire l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, l’azienda dovrà far attivare il registratore
telematico munito di sigillo fiscale apposto dai soggetti autorizzati, in modo che
l’apparecchio venga censito e reso identificabile mediante l’attribuzione di un
QRCODE dall’Agenzia dell’Entrate.
In alternativa la memorizzazione e trasmissione telematica
dei dati dei corrispettivi giornalieri potrà essere effettuata anche attraverso
una procedura web che sarà resa
disponibile nell’area riservata del sito “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia
delle Entrate e sarà fruibile anche su dispositivi
mobili consentendo anche di generare il “documento commerciale” idoneo a certificare
l’acquisto.
Negli anni 2019-2020 è concesso un contributo per
l’acquisto e l’adattamento degli strumenti per effettuare la memorizzazione
elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi pari al 50% della
spesa sostenuta, per un massimo di 250 euro per ogni acquisto e di euro 50 in
caso di adattamento del “vecchio” registratore di cassa.