Gli ultimi contratti integrativi regionali per le
imprese artigiane e PMI sottoscritti da CNA
Emilia Romagna furono siglati nei primi anni 2000. È stato necessario un
lavoro di oltre un anno di trattative per raggiungere l’accordo che ha consentito lo scorso 3 maggio di firmare i rinnovi dei
contratti integrativi regionali dell’Area Tessile-Moda, dell’Area Chimica
Plastica e dell’Area Alimentazione e Panificazione. Dopo la sottoscrizione
nel corso del precedente anno dei rinnovi contrattuali per le imprese artigiane
e PMI dei settori Legno, Arredamento e Mobili e dell’area Comunicazione, si è
completata una fase di profonda rivisitazione e modernizzazione della
contrattazione integrativa regionale, che ha rilanciato la centralità dell’impresa
e del lavoro, mettendo al centro welfare, flessibilità e produttività. I
contratti siglati da CNA, Confartigianato, Casartigiani, CLAAI e CGIL, CISL,
UIL interessano complessivamente oltre
40.000 lavoratori dipendenti occupati nelle 9.000 imprese emiliano-romagnole
dei settori legno e arredamento, grafica
e comunicazione, chimica e plastica, tessile e moda, alimentazione e
panificazione.
“I contratti
sottoscritti – spiega il
Responsabile del Dipartimento Politiche del Lavoro di CNA Emilia Romagna, Lauro Borsato – rinnovano radicalmente la contrattazione regionale introducendo un
premio di produttività annuale per tutti i lavoratori delle aziende che
nell’arco dell’anno precedente hanno realizzato un effettivo incremento di
produttività ed efficienza rilevato attraverso indicatori condivisi dalle parti
e verificati nelle singole imprese. Il premio erogato ai lavoratori potrà
fruire della detassazione agevolata, e per coloro che ne faranno richiesta,
sarà parzialmente disponibile in servizi di welfare”.
In questa regione, si può parlare oggi dell’avvio di
una nuova stagione delle relazioni
sindacali per l’artigianato e le PMI. Aperta dall’accordo siglato dalle
medesime parti il 27 settembre 2017, che ha istituito un fondo di Welfare
Contrattuale, che garantisce prestazioni di Welfare e a sostegno del reddito
per i lavoratori, oltre a incentivi agli investimenti per le imprese.
Completata con i recenti rinnovi dei contratti regionali, che collegano le
dinamiche salariali alla produttività realizzata nelle singole aziende e
introducono nuovi elementi di flessibilità dell’orario di lavoro.
“Con il
completamento di questa prima fase di rinnovi contrattuali – conclude Borsato
– CNA, insieme alle altre parti sociali,
ha aperto nuove piste di lavoro, focalizzando la contrattazione di secondo
livello sia sul consolidamento di un Welfare mutualistico di elevata qualità
accessibile a tutti i lavoratori, sia sul principio che gli incrementi
salariali erogati ai lavoratori sono subordinati a incrementi di produttività e
di flessibilità realizzati nelle imprese”.
Bologna, 9 maggio 2019
Fonte: Ufficio Stampa CNA Emilia Romagna