Martedì 3 dicembre 2019, presso Palazzo Mezzanotte a Milano,
alla presenza del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, del Governatore
dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, del Presidente di Parma io
ci sto Alessandro Chiesi, si è tenuta la conferenza stampa di
presentazione del programma di “Parma Capitale italiana della Cultura 2020” (www.parma2020.it).
L’ambito riconoscimento è arrivato al termine di un proficuo
lavoro progettuale che, oltre a valorizzare la cultura come benessere per la
comunità, intende realizzare attività di lunga durata e lasciare strutture e
metodologie per rendere sempre più vivo, concreto e solido il sistema
culturale.
Il claim la cultura batte il
tempo, che fin dall’inizio ha segnato il carattere del
programma, ha messo il focus sui diversi “tempi” della città, scommettendo
sulla carta dell’inclusione e della sostenibilità.
Esistono tante “Parma”: la città romana e quella medievale, la
Parma rinascimentale e quella barocca, la borbonica e l’illuminista, la
rivoluzionaria e l’asburgica, la Parma contadina e la Parma imprenditrice,
quella verdiana – dei sentimenti forti e nazionali del melodramma – e la Parma
delle barricate, quella profonda delle tradizioni popolari, la Parma
dell’Oltretorrente e la Parma innovativa e tecnologica: tutte queste sono,
insieme, la città di oggi.
Tutte queste peculiarità vengono valorizzate dalle tante
esperienze dei gruppi sociali che vi abitano, vivono, si muovono e lavorano nel
territorio di Parma e provincia
In
questo contesto si inserisce il progetto promosso e organizzato da CNA Parma “PARMA
la città del PROFUMO – Dalle origini ai giorni nostri” che avrà il momento
inaugurale sabato 7 dicembre alle ore 17.00 presso il Museo Glauco Lombardi.