La proroga di un anno dell’entrata in vigore delle sanzioni. Che, in ogni caso, andranno proporzionate alla dimensione d’impresa, secondo i principi dello Small business act.

 

A chiederlo la CNA, nel corso dell’audizione sullo schema di decreto legislativo mirato ad adeguare il quadro normativo italiano alla nuova disciplina europea della tutela della privacy. Audizione che si è tenuta ieri di fronte ai componenti delle Commissioni speciali per l’esame degli atti urgenti presentati dal Governo.

 

Per la CNA vanno definiti puntualmente, e quindi monitorati costantemente, gli adempimenti per le imprese. In particolare va fatta chiarezza sulla necessità, o meno, delle piccole imprese di provvedere alla designazione del responsabile della protezione dati e di tenere il registro per le operazioni relative al trattamento dei dati personali. 

 

La CNA sottolinea, inoltre, la necessità che, al più presto, il Garante per la protezione dei dati personali indichi i criteri che dispensano dalla valutazione d’impatto sulla protezione dei dati e adotti linee guida che tengano conto delle diverse tipologie di trattamento svolte e dei relativi costi di attuazione, proporzionando il peso degli oneri amministrativi all’entità delle attività poste in essere dalle imprese titolari del trattamento dei dati.