La polizia stradale in una risposta alla Prefettura di Arezzo ha affermato che non si può marciare né sostare su strade pubbliche o aperte al pubblico con veicoli targati, ma privi di propria assicurazione, anche se muniti di targa di prova. Sono previste, in caso di inosservanza, sanzioni che possono arrivare fino a 849 € oltre al sequestro del mezzo. 

 

In altre
parole, quindi, l’auto può circolare con targa di prova se non
immatricolata, in caso contrario non verrà garantita la copertura né in caso di
mancata revisione, né di assenza di assicurazione. Il provvedimento che danneggia migliaia di
operatori che commerciano in auto usate, concessionarie ufficiali, rivenditori
indipendenti e autoriparatori è al vaglio degli uffici legislativi di CNA Nazionale che insieme all’Unione di mestiere CNA Autoriparatori chiederà con urgenza alla Motorizzazione di intervenire e fare chiarezza per consentire alle imprese di svolgere adeguatamente, e senza penalizzazioni, il proprio lavoro.

 

La
targa di prova non autorizza la circolazione di un determinato veicolo, ma l’esercizio
di una determinata attività
che per la sua potenziale pericolosità può
essere esercitata solo da determinate categorie di tecnici riconosciuti e per
il fatto che non è associata stabilmente
ad un veicolo, ma può essere trasferita su uno qualsiasi, purché il Ministero
dei Trasporti abbia verificato la sussistenza dei requisiti del soggetto
autorizzato, che infatti deve essere sempre a bordo durante la prova. 

 

In
attesa di capire l’evolversi della situazione, suggeriamo di utilizzare la targa di prova con molta prudenza e secondo le disposizioni vigenti, come sopra
indicato.

 

CNA Nazionale sta valutando se sussistono le condizioni per presentare ricorso, nel caso in cui alcune imprese vengano colpite da sanzioni e dal sequestro del mezzo.

 

AGGIORNAMENTO: 

In seguito alle numerose osservazioni
e richieste di chiarimenti avanzate dalle rappresentanze dei vari operatori,
tra cui Cna, ai Ministeri competenti, con circolare del Ministero degli Interni
si chiarisce che sarà il Consiglio di Stato a pronunciarsi, in merito.

Nel frattempo gli organi deputati ai
controlli (polizia stradale, carabinieri e polizia locale) non procederanno ad
attività sanzionatorie nei confronti di veicoli già immatricolati, ma privi di
copertura assicurativa, in circolazione con targa di prova.

Per tutti coloro che sono incorsi in
sanzioni e/o subenti la misura cautelare del sequestro del veicolo, salvo
eventuali nuove comunicazioni, è possibile presentare, con procedura d’urgenza,
il ricorso al Giudice di Pace (del luogo e/o località dove è avvenuta la
contestazione) citando e allegando la circolare del Ministero degli Interni.