Si è svolto martedì 23 gennaio scorso, presso la sede di CNA Parma
un affollato  incontro di
approfondimento  sulla riforma della
Legge fallimentare e sui principali effetti che questa esplicherà sulle
imprese. Ospite di CNA è stato il Senatore Giorgio Pagliari relatore del
provvedimento, al quale il Presidente Paolo Giuffredi ha rivolto un
ringraziamento per la sua presenza, ma anche per il lavoro che ha svolto in qualità
di relatore.

 

Il Presidente Provinciale di CNA, ha poi sottolineato alcuni degli
aspetti salienti della Riforma affermando che l’obiettivo che si è posto il legislatore con
la riforma sulla crisi d’impresa è ambizioso, così com’è condivisibile il tentativo
di modifica dell’accezione negativa che accompagna la parola “fallimento”.  Si è soffermato su alcune delle novità di
particolare interesse per il mondo delle piccole imprese citando in
particolare:

  • L’introduzione
    di una fase preventiva di allerta
    volta ad anticipare l’emersione della crisi;
  • L’incentivazione
    di tutti gli strumenti di composizione
    stragiudiziale della crisi,
    già attualmente disciplinati dal legislatore
    (accordi di ristrutturazione, piani di risanamento);
  • La
    revisione della disciplina del concordato
    preventivo
    nel senso di consentire di portare
    avanti solo quello finalizzato alla continuità aziendale e il cui piano
    assicuri il pagamento dei creditori.
  • Il
    riordino e la revisione del sistema dei privilegi
    nell’ottica di una loro riduzione (in questo senso ha auspicato un chiarimento
    sulla portata del privilegio artigiano, riconoscendolo
    a tutte le imprese artigiane qualificate attraverso l’iscrizione nell’apposito
    Albo di cui all’articolo 5 della Legge 8 agosto 1985, n. 443.);

Si è soffermato
in particolare sul Concordato preventivo insistendo sulla necessità di una sua
revisione perché, ha affermato che “questo
modo di concordare, se pur lecito, è uno schiaffo al sistema economico, una
penalizzazione per tutti quegli imprenditori che hanno fatto sforzi per onorare
i loro impegni con i creditori; perché il Concordato com’è oggi si sta rivelando
un premio per molti, ed una insopportabile penalizzazione per tutte quelle
piccole imprese che loro malgrado vi si trovano coinvolte in qualità di
creditori.

 

Il Presidente ha poi concluso auspicando che, «data la complessità
della materia, si proceda alla previsione di una cabina di regia che veda la
partecipazione delle associazioni di categoria sia nella stesura dei decreti
delegati che nel monitoraggio degli effetti e della reale attuazione sul
territorio della riforma».

 

A tal punto il Presidente ha ceduto la parola
al Senatore Pagliari il quale ha illustrato i contenuti e le novità principali
presenti nel testo di riforma approfondendo i punti citati in precedenza dal
Presidente soffermandosi in particolare sulla previsione della fase preventiva
di allerta, sul sistema dei privilegi e sulle novità introdotte in tema di
crisi ed insolvenza  dei gruppi di
imprese.

 

Sollecitato dalle domande dei
presenti il Senatore Pagliari, oltre che a fornire risposte e chiarimenti nel
merito, si è anche soffermato sulla necessità di una organica riforma del
sistema giudiziario, in particolare per quanto concerne la certezza dei tempi,
perché se non si metterà mano a quella riforma, si rischia di vanificare anche
la fresca riforma del diritto fallimentare. Ha auspicato infine che tutti i
Decreti delegati di cui ha bisogno la Riforma per essere pienamente operativa,
siano scritti senza stravolgere il senso previsto dalla Legge e nei tempi
previsti dalla Delega. 

 

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