Si è svolto
a Parma un importante focus organizzato da CNA Federmoda Parma per creare opportunità
di rete fra realtà di diverse parti d’Italia che promuovono la tracciabilità e la trasparenza delle filiere del Made in Italy nel nostro sistema manifatturiero.

 

Recenti
studi svolti dall’Osservatorio Nazionale delle Dermatiti da Tessuti, coordinato
dalla Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale Ambientale
(SIDAPA), hanno evidenziano il rischio chimico correlato ai prodotti tessili.
In particolare, si evidenzia un aumento rilevante delle patologie cutanee da
contatto tessile con una prevalenza ancora sottostimata nella popolazione
generale.

 

Mauro Rossetti, Direttore dell’Associazione Tessile e Salute il quale vede
nella trasparenza dei processi di trasformazione dell’articolo tessile privo di
sostanze chimiche pericolose quel valore aggiunto, la leva di promozione della
filiera del Made in Italy da utilizzare sui mercati esteri dove la
sostenibilità costituisce uno dei più importanti fattori di scelta. 

 

L’Associazione
Tessile e Salute
opera da 15 anni a fianco dei consumatori, dei
produttori, degli enti e delle organizzazioni che hanno a cuore la sicurezza
del prodotto tessile ed opera in sinergia con il Ministero della
Salute, i NAS, le ASL e le Procure della Repubblica per prevenire e combattere
la diffusione sul mercato di prodotti nocivi per la salute degli utilizzatori.

 

Marco Antonini,
ricercatore che opera su fibre vegetali e animali e membro del Consorzio Umbro
Arianne http://www.consorzioarianne.eu/joomla/ è intervenuto testimoniando l’opportunità di unire le forze
per la riattivazione di filiere tessili ormai perdute,
promuovendo una nuova visione del mondo del tessile abbigliamento più legato ai
territori di produzione. Racconta la sua esperienza in America Latina dove ha
studiato e lavorato e deciso poi di importare in Italia gli alpaca, animali
allevati proprio per la loro lana pregiata.

 

Sandra Rossi, psicologa e consulente d’impresa per le risorse
umane, si sofferma sulle criticità
per il consumatore affermando che il 7-8% delle patologie dermatologiche è
dovuto a quanto indossiamo e nel 100% dei casi in cui è stato possibile
individuare i capi causa di patologie si è trattato di capi di importazione.

 

Stefania Gamberini, Responsabile CNA Federmoda Emilia Romagna ritiene fondamentale lavorare
su questi temi con un progetto regionale e ritiene un valore aggiunto il lavoro
su queste tematiche. 

 

Angelo Cornacchione, Vice
Presidente CNA Parma condivide con il gruppo la sua esperienza come membro di
una rete tra imprese nel settore delle pulizie dell’Emilia Romagna e della
Toscana.

 

Gianni Berna, allevatore di
alpaca e membro del Consorzio
Arianne, precisa che in ogni
passaggio c’è chimica e che dentro al nostro tessile non c’è più materia prima
italiana. Tessile e salute e agricoltura e allevamento: questi sono i tre temi
fondamentali.

 

Il Focus – ribadisce Rosa Abeli, Presidente CNA Federmoda Parma – si è concluso con i seguenti obiettivi:

 

– creare contatti tra aziende
di allevamento, coltivazione, produttori di strumenti per la lavorazione delle
fibre vegetali e animali, tessitori, coloro che vendono tessuti e chi li
confeziona;

 

-creare una rete tra imprese del
settore cercando di riprendere la coltivazione della canapa e la bachicoltura creando
in questo modo nuove opportunità di lavoro per i giovani e incentivando la
passione e il lavoro dell’agricoltura;

 

-creare un opuscolo
informativo e formativo da distribuire ai produttori e ai consumatori nei
luoghi di formazione e informazione per sensibilizzare il pubblico circa i
rischi correlati alla lavorazione e all’utilizzo di capi d’abbigliamento
provenienti da quei paesi dove non vi sono regole stringenti per la loro
lavorazione sia come componenti delle fibre sia come coloranti dei capi;

 

-cercare fondi a sostegno di
queste attività e per la realizzazione di questo opuscolo informativo;

 

– coinvolgere l’AUSL di
competenza in queste iniziative per la sensibilizzare i consumatori;

 

-Promuovere il Made in Italy
con eventi e seminari nelle scuole e negli ambienti di lavoro;

 

– creare un albo di accesso
alla professione sia nel settore delle sartorie sia nelle imprese di pulizia;

 

-collaborare con
l’Associazione Tessile e Salute per la certificazione dei prodotti Made in
Italy che garantiscono una filiera sana e corretta e la tracciabilità tessile.

 

TG Emilia Romagna del 19 novembre
2015 alle ore 14.00 ha dedicato un servizio al Focus Tessile e Salute che è
possibile vedere al seguente link dal minuto 11.38.

 

Per informazioni

Giulia Ghiretti, Coordinatrice CNA Federmoda Parma

Tel. 0521/227201 – Email gghiretti@cnaparma.it