La RAI Radio Televisione Italiana sta inviando una serie di
avvisi ai contribuenti simili all’allegato.

La finalità è quella di confermare che i controlli su quanto
indicato nella dichiarazione dei redditi 2014, relativa all’anno 2013, sono stati
eseguiti e che l’azienda non risulta possedesse apparecchi soggetti al canone RAI. Se
tuttavia, ad oggi, la situazione fosse cambiata, il contribuente è tenuto a darne
notizia, anche con l’utilizzo degli appositi bollettini del canone TV e del
canone Radio.

La RAI precisa inoltre che:

  • i due versamenti sono alternativi (o canone
    radio o canone TV) a seconda del tipo di utenza e che il pagamento del canone
    TV autorizza anche alla detenzione dell’apparecchio radio;
  • la detenzione di apparecchi radio o TV in sedi
    diverse, della stessa azienda, comporta il pagamento del canone per ciascuna
    sede, in quanto ogni canone ha validità limitata all’indirizzo per cui è stato
    sottoscritto.

In merito a chi è tenuto al pagamento del canone RAI non è
cambiato nulla rispetto al passato: chi possiede apparecchi radio o televisivi
atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisivi. Secondo la
circolare ministeriale di cui avevamo dato nota in una precedente
notizia
tali apparecchi sono: TV fissi, portatili o per mezzi mobili; ricevitori
radio fissi, portatili o per mezzi mobili; terminale telefonico dotato di
ricevitore radio/TV; riproduttore multimediale dotato di ricevitore radio/TV;
videoregistratori dotati di sintonizzatore TV, chiavetta USB o scheda per PC dotata
di sintonizzatore radio/TV; decoder per TV digitale terrestre; ricevitore satellitare
per radio/TV; riproduttore multimediale dotato di ricevitore radio/TV senza
trasduttori.