Venerdì scorso è stato presentato il nuovo “Piano di
Classifica consortile” dal Presidente del Consorzio di Bonifica Parmense, Luigi
Spinazzi
e dal Direttore Meuccio Berselli.

 

Complessivamente l’ammontare del contributo, versato da
aziende e privati del territorio di Parma e provincia, non subirà incrementi
rispetto al dato odierno. Sono stati invece individuati nuovi criteri di
calcolo legati all’impegno profuso dal Consorzio di Bonifica in una determinata
zona considerata sul territorio. In sostanza, se prima era previsto un
contributo minimo uguale per molte proprietà, d’ora in avanti il tributo – che
non riguarda i singoli cittadini ma gli immobili – sarà legato ai benefici
offerti dalla presenza (o meno) di determinati impianti e interventi mirati.

 

Il nuovo Piano è stato calcolato dai tecnici dell’ente
attraverso una armonizzazione dei costi, l’incidenza degli investimenti, una
contribuzione “democratica” che mediante l’applicazione del beneficio reale
diretto e non generico, dovrebbe migliorare il contesto.

 

La legge Regionale 7/2012 ha definito i criteri per la
definizione del beneficio degli immobili. Per i fabbricati viene fatta
chiarezza definendo un concetto di “significatività” nell’interconnessione tra le
reti fognarie e quelle di bonifica quando esistono almeno 350m di canale di
bonifica o la presenza di impianti di sollevamento. Viene esplicitato il “beneficio
di difesa” per la protezione dalle acque di monte. Viene abolito il “minimo di
contribuenza”.

 

Il contributo di bonifica per le “partite” con importo di €
15 è stato abolito. Sono stati aggiornati i parametri di beneficio di scolo in
pianura dovuti all’entrata in servizio di impianti di sollevamento costruiti o
potenziati negli ultimi anni di cui non si era tenuto conto sottostimando il contributo.
È stata inoltre estesa l’area soggetta a contributo di beneficio di difesa
idrogeologica.

 

È importante sottolineare che il Consorzio di bonifica
parmense è competente sui canali ma non su torrenti e fiumi della provincia la
cui manutenzione fa capo ad altri enti preposti.

 

L’iter autorizzativo regionale dovrebbe terminare a
novembre, da quel momento il Consorzio sarà in grado di emettere il nuovo
contributo aggiornato per il 2016.

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