I vertici di CNA Parma e di Confartigianato Imprese Apla hanno incontrato questa mattina il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani. La
delegazione era composta dai rispettivi Presidenti (Gualtiero Ghirardi e
Leonardo Cassinelli) e Direttori (Domenico Capitelli e Alberto Bertoli).

 

Un incontro che le Associazioni
dell’artigianato hanno ritenuto necessario
, per portare all’attenzione del Prefetto temi che preoccupano
fortemente gli imprenditori: dai disagi che derivano dall’applicazione di reverse charge e split payment per come attualmente previsti dalla Legge di
stabilità, al grave problema legato all’abusivismo
e alle attività illegali in un contesto che vede la nostra provincia arrancare.

 

I dati economici
sono ormai noti per dimostrare, nel caso ce ne fosse bisogno, che Parma sta
soffrendo: il comparto artigiano ha registrato una forte diminuzione delle
imprese iscritte all’Albo, siamo passati dalle 15.710 imprese iscritte nel 2006
alle 13.226 di fine 2014 (- 2.484), la Cassa edile ha visto diminuire nel
periodo 2013/2014 di 228 unità le imprese iscritte (- 24,6%) e di 1.668 il
numero dei lavoratori (- 27,2%) e delle ore lavorate (-27,9%), la cassa
integrazione è stata utilizzata nel 2014 per oltre 2 milioni di ore.

In questo
contesto di generale difficoltà i due provvedimenti contenuti nella Legge di Stabilità
2015, lo “Split Payment” e l’allargamento del “Reverse charge” a talune
attività o a prestazioni di esse, vanno ad aggravare una situazione già per se
stessa di grave difficoltà.

 

È stato
ampiamente trattato anche il tema della legalità e dell’abusivismo, un problema
che spesso si presta a considerazioni non sempre corrette, arrivando a volte ad
accostare la lotta o la richiesta di lotta all’abusivismo all’idea di
intolleranza, non comprendendo invece che il fenomeno oltre che danneggiare le
imprese regolari, molto spesso cela pericolose connivenze con la criminalità
organizzata.

 

Durante
l’incontro si è parlato anche dei cosiddetti “concordati in bianco”, che in
questi ultimi anni hanno subito una notevole accelerazione e sono trasversali
alla maggior parte delle attività imprenditoriali. Imprese, anche se formalmente
regolari, che operano scorrettamente sul mercato portano a una destabilizzazione
del sistema in termini di concorrenza sleale. Modus operandi che sta mettendo
in crisi, facendo fallire o rendendo marginali le aziende storiche del territorio che hanno sempre
operato in maniera regolare. Il mondo dell’artigianato e della piccola impresa
vuole essere messo nelle condizioni di poter operare senza angosce, in un clima
di serenità e di concorrenza leale e si augura che tale aspirazione non possa
rimanere solo un desiderio ma sia prima di tutto un diritto.

 

L’incontro si è concluso proficuamente e il
Prefetto ha sottolineato che le istituzioni sono vicine agli imprenditori confermando
che presto sarà riattivato il tavolo di concertazione con le Associazioni di
categoria.