Cna NeXT, il Festival dell’Intelligenza Collettiva organizzato dai Giovani imprenditori di Cna è giunto alla sua quinta edizione e quest’anno si tiene all’interno della Maker Faire. E’ una sfida importante, in un momento particolarmente delicato per l’artigianato e le PMI italiane. Come nasce Cna Next e quali obiettivi ha l’evento di quest’anno in tale cornice? 

 

Cna Next è un progetto che nasce, oramai 5 anni fa, quale momento in cui i giovani imprenditori possano confrontarsi, condividere idee e progetti, raccontare storie di successo o meno e cercare di far emergere un’idea, qualsiasi essa sia. Un contenitore di eventi, idee e proposte, un luogo di confronto con le istituzioni per far conoscere e comprendere il mondo della piccola imprenditoria spesso poco o meno nota agli onori delle cronache.

 

La decisione quest’anno di realizzarlo all’interno della Maker Faire è dovuto al fatto che l’artigianato non è soltanto quello tradizionale, come si intende nell’immaginario collettivo, ma anche nuove forme di produzione e tanta tanta innovazione, come i makers appunto. Uno dei nostri principali obiettivi è dunque quello di far incontrare mondi all’apparenza distanti e provare a portare innovazione e digitale dove ce n’è più di bisogno, per raccogliere le opportunità e le sfide che il mercato potrebbe offrire. Per noi è anche occasione di avvicinare i makers e supportarli a crescere nella loro idea d’impresa.

Le due giornate di Innofare 2014 del 4-5 ottobre sono caratterizzate da tre momenti distinti: incontro, discussione e confronto. Quanto è importante lo scambio dialettico di idee e progetti per promuovere la consapevolezza delle opportunità offerte dall’innovazione? 

 

È fondamentale. Questa crisi, se proprio vogliamo chiamarla così, ha pesantemente modificato i paradigmi economici e riposizionato nuovi asset produttivi. Le imprese che hanno compreso prima delle altre, riuscendo ad avviare importanti processi di innovazione, sono quelle che meglio hanno superato la crisi o che comunque non ne sono rimaste schiacciate. Lo strumento dello storytelling, ad esempio, è servito a far percepire le necessità del cambiamento e a spiegare quanto l’innovazione e la digitalizzazione fossero importanti per fare impresa oggi.

 

È da 5 anni che CNA lo racconta, cercando di far vivere le migliori esperienze, suggerendo altre strade, e lo ha raccontato tramite le parole dirette di chi ha sperimentato questi processi, raccontando ai loro colleghi, ai loro “vicini di bottega” quanto l’innovazione abbia consentito la sopravvivenza sul mercato.  I nuovi strumenti tecnologici, alcune innovazioni di processo e di prodotto, nuove forme di marketing sociale e di condivisione, non hanno stravolto le imprese ma migliorato le prospettive e consentito, senza ingenti investimenti, di riposizionarsi sul mercato, su più mercati.

 

L’obiettivo finale di Innofare 2014 è tracciare l’identikit dell’innovazione e confrontarsi con politici e istituzioni sulla messa in atto di azioni concrete. Quanto conta il coinvolgimento delle istituzioni nel processo di innovazione del nostro Paese e come può influirvi? 

 

L’innovazione non ha spesso controllo, nasce spontanea e si evolve, basti pensare alla crescita esponenziale dei social network quanto delle vendite su Amazon, non sono certo stati i governi americani a spingere la costruzione di tali processi innovativi. Le istituzioni possono, anzi devono,creare l’humus necessario per il proliferare di alcuni processi, eliminare dannosi vincoli e costruire eventualmente le infrastrutture necessarie dove l’innovazione possa viaggiare e diffondersi nel migliore dei modi possibile. Creare i presupposti per consentire alle imprese di giocare con lo stesso mazzo di carte dei loro competitors internazionali, ecco il loro ruolo per il rilancio e lo sviluppo del tessuto economico italiano.

La fase di discussione di Innofare 2014 prevede ben 9 tavoli all’interno dei quali confrontarsi su tematiche importanti riguardo l’innovazione. Perché è importante prendere parte a questi tavoli?

 

In un suo bellissimo testo, Giorgio Gaber diceva che “la libertà è partecipazione“. Tutti dobbiamo provare a cambiare qualcosa se questa situazione è, come noi riteniamo, oramai insostenibile. Non vogliamo rivendicazioni o assegnare colpe ma semplicemente, come giovani imprenditori, supportare un processo di contaminazione con le buone prassi ed i racconti, ed uno di co-progettazione di policy ed attività migliorative del nostro mondo, quello della piccola imprenditoria italiana. Ognuno di noi è artefice del proprio futuro e noi vogliamo offrire degli spazi di espressione e riflessione, metter a fattor comune esperienze e competenze per riuscire a portare elementi di innovazione nel “saper fare”. I 9 tavoli rappresentano elementi di innovazione in possibili ambiti, mirano a costruire una policy comune per l’innovazione del saper fare, partecipare significa provare a cambiare qualcosa, significa riuscire ad esprimere un’opinione e discuterne insieme.

 

Innofare 2014 è organizzato da CNA Giovani Imprenditori. Si parla spesso di start-up e di aziende create da giovani.Può esserci sviluppo e crescita senza innovazione? Cosa serve oggi ai giovani per intraprendere un’attività imprenditoriale? Su cosa devono puntare e cosa, invece, va evitato? 

 

Per fare impresa oggi è indispensabile essere innovativi, essere un passo avanti agli altri, ricavarsi delle nicchie in cui sviluppare il proprio business. Occorre creatività, passione, dedizione, formazione costante e continua nel tempo, essere anche un po’ visionari, cercare di capire in anticipo dove sta andando il mercato e correggere o modificare il proprio core business. Serve un aiuto, il supporto di esperti che possano guidare i possibili imprenditori ad evitare errori che potrebbero costare caro.

 

È elevatissimo ancora il numero di imprese che non riesce a festeggiare il terzo compleanno, la nostra confederazione non è per la corsa allo start-up che mette in gioco persone e capitali, sogni ed aspettative, ma per una buona ponderazione su competenze, voglia di fare ed effettiva potenzialità di quella possibile azienda. Oggi poi non è più pensabile immaginarsi nello stesso ruolo, con la stessa attività, per tutta la vita. Siamo impegnati a dover cambiare, ad anticipare determinati processi e provare a rinnovare costantemente.

 

Siamo immersi in continue sfide, nella costante ricerca del prodotto migliore con il servizio migliore, utilizzando i materiali migliori. Tutto ciò è possibile grazie alla ricerca, grazie all’innovazione, grazie alla rete di relazioni anche fra imprese che dobbiamo mettere in campo, grazie alle strutture come la nostra che provano a fornire possibilità e visioni.  Collaborando si possono realizzare i progetti migliori, andare a colpire le nicchie di mercato, essere protagonisti del proprio business, e non subire le mode del momento o gli andamenti economici.

 

Fonte: www.cnanext.it