Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha approvato le linee guida applicative dell’articolo 182 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, d.lgs. 42/04 riguardante la disciplina transitoria per il conseguimento delle qualifiche di restauratore e di collaboratore restauratore di beni culturali.
L’articolo 182 del Codice, prevede che, in attesa dell’attivazione di specifici corsi universitari, la qualifica di restauratore e di collaboratore restauratore di beni culturali si acquisisca mediante un’apposita procedura di selezione pubblica, da concludersi entro il 30 giugno 2015.
Secondo la norma di riferimento, il titolo spetterà di diritto a un ristretto campo di soggetti, ovvero a chi ha conseguito:
- titolo di laurea quinquennale,
- diploma presso le accademie;
- diploma presso gli istituti di alta formazione accreditati.
- Tutti gli altri soggetti che si sono formati altrove o hanno acquisito un’esperienza sul campo dovranno dimostrare di essere idonei e soprattutto di essere in possesso di determinati requisiti: accanto ad alcuni titoli di studio magari regionali, ad esempio le attività di restauro svolte e le competenze autocertificate.
In attesa della pubblicazione delle Linee Guida sulla Gazzetta Ufficiale si invitano i restauratori che lavorano sui beni culturali a raccogliere tutto il materiale relativo a:
1) Titoli di studio –Tabella 1 allegato B della L. n. 7 del 14 gennaio 2013
2) Esperienza professionale –Tabella 3 dell’allegato B della L. n. 7 del 14 gennaio 2013
Per informazioni potete rivolgervi a Giulia Ghiretti Responsabile CNA Artistico e Tradizionale Parma contattandola all’indirizzo e-mail: gghiretti@cnaparma.it