Dal 30 giugno 2014 per
importi superiori a 30 euro tutte le imprese e i professionisti, a prescindere
dal fatturato dichiarato nell’anno precedente, dovranno garantire ai loro
clienti la possibilità di effettuare pagamenti tramite Pos.

 

Soggetti obbligati sono
tutti gli esercenti di attività economiche e cioè le imprese (pubblici
esercizi, esercizi commerciali, autoriparatori, acconciatori, saloni di
bellezza, società di servizi, ecc…), i professionisti e gli studi professionali beneficiari
di un pagamento da parte di consumatori o utenti da intendersi come i privati,
persone fisiche, che acquistano beni e servizi al di fuori all’attività
imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta.

 

Questa è la situazione
in relazione al quadro normativo e regolamentare attualmente vigente, fatta
salva l’emanazione entro tale termine di un nuovo decreto interministeriale in
sostituzione di quello datato 24 gennaio 2014.

 

Per i soggetti
obbligati è quindi venuta meno la fase transitoria di prima applicazione,
prevista dal regolamento, che limitava l’operatività della disposizione sino al
30 giugno 2014 unicamente alle imprese e ai professionisti con fatturato
superiore a 200 mila euro nell’anno precedente a quello del pagamento.

 

Con la stessa logica
dell’introduzione dell’obbligo del Pos, ovvero al fine di favorire e promuovere
gli strumenti di pagamento elettronico, il decreto del ministero dell’Economia
e Finanze n. 51 del 14 febbraio 2014 («Gazzetta Ufficiale» 75 del 31 marzo
2014), ha dettato misure volte a ridurre le commissioni sulle transazioni
effettuate con mezzi di pagamento elettronici.

 

La decorrenza di queste ultime
misure è tuttavia prevista al 29 luglio 2014 e, quindi, sarebbe necessario un
allineamento dei termini con quello del prossimo 30 giugno. Inoltre,
quest’ultimo decreto impone commissioni ridotte per i pagamenti elettronici di
importo inferiore ai 30 euro, per i quali tuttavia non vi è l’obbligo di
utilizzare le carte di debito.