Il Codice dell’Amministrazione Digitale (Dlgs 82/2005, art. 5) ha esteso l’obbligo di accettazione dei pagamenti con carte di debito anche ai soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti o servizi (pubblici esercizi, esercizi commerciali, autoriparatori, acconciatori, saloni di bellezza, società di servizi, ecc…) e agli studi professionali, mediante l’adozione del Point of sale – POS , dispositivo che consente di effettuare il pagamento con moneta elettronica.

 

In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto attuativo del suddetto Dlgs , in vigore dal prossimo 28 Marzo dove si evidenzia che:

  • l’obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito si applica a tutti i pagamenti superiori ad euro 30, disposti a favore di professionisti ed imprese, per l’acquisto di prodotti o prestazione di sevizi
  • in sede di prima applicazione e fino al 30 Giugno 2014 tale obbligo si applica limitatamente a favore di professionisti o imprese, il cui fatturato dell’anno precedente a quello nel corso del quale è effettuato il pagamento, sia superiore a duecentomila euro

Nel frattempo, attraverso la Legge Milleproroghe, tale obbligo contemplato nel Decreto attuativo viene ulteriormente spostato: l’art. 9, comma 15-bis della Legge 15/2014 proroga di fatto alla stessa data del 30 Giugno l’entrata in vigore di tutto l’adempimento, al fine di consentire alla platea di interessati di adeguarsi a tale obbligo e di dotarsi di strumenti per tale tipologia di pagamenti; viene tolto anche il limite del fatturato, pertanto non ci sono esclusioni: tutte le attività di vendita di prodotti e/o prestazione di servizi devono dotarsi di POS.

 

L’obbligo di accettare i pagamenti con carte di debito sussiste solo qualora il pagamento venga effettuato da un consumatore/utente, di fatto un privato, poichè per consumatore o utente si intende la persona fisica agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta.

 

Manca ancora un Decreto di congiunzione, pertanto vi potrebbero essere ulteriori modifiche nei limiti e nelle soglie minime previste, e purtroppo l’integrazione rischia di arrivare a ridosso dell’entrata in vigore dell’obbligo per gli operatori.

 

Per sostenere le imprese nel processo di adeguamento al minor costo possibile, CNA Parma attraverso la collaborazione di Vodafone Italia consente a tutti gli associati che ne faranno richiesta di adottare le tecnologie necessarie a condizioni davvero esclusive.

 

Non esitate a contattarci per ogni informazione in merito alla convenzione: il riferimento CNA per Vodafone Simone Trolli è a disposizione ai seguenti recapiti: trolli.vodafone@aurasud.it  cell. 380 8903270