Con il chiaro intento di combattere l’evasione
nell’ambito delle locazioni di immobili ad uso abitativo, il Governo impone il
pagamento delle locazioni con assegni o bonifici anche per gli importi
inferiori a mille euro.

 

Per gli affitti pagati dal 1° gennaio,
quindi, i proprietari dovranno incassare l’affitto con assegni o bonifici anche
se non sono esclusi i pagamenti con carte di debito (bancomat) o carte di
credito che però sembrano improbabili per i locatori persone fisiche.

 

La norma ha trovato d’accordo i sindacati
degli inquilini ma critici quelli dei proprietari, in effetti è evidente che la
stragrande maggioranza degli affittuari paga già abitualmente con sistemi
tracciabili, inoltre nei casi in cui il contratto sia stato regolarmente
registrato la norma non servirebbe in quanto l’Agenzia delle Entrate è già a
conoscenza degli importi da dichiarare e potrebbe, in difetto, procedere al
recupero con agli accertamenti automatici, il provvedimento potrebbe quindi
essere utile per “stanare” le locazioni non registrate ma in questo caso il
pagamento continuerà ad avvenire sicuramente per contanti vanificando
sicuramente l’obiettivo del Governo.

 

Il provvedimento comporta invece notevoli
complicazioni agli inquilini immigrati ed ai soggetti economicamente più deboli
sprovvisti di conto corrente che sono quindi chiamati ad ulteriori spese per
pagare il canone.

 

Oltre a questo la legge di Stabilità
prevede un’ulteriore norma per combattere l’evasione nelle locazioni abitative,
i Comuni potranno infatti consultare i registri di anagrafe condominiale che
contengono anche i nomi degli inquilini ed i proprietari sono tenuti a
comunicare entro 60 giorni all’amministratore ogni variazione riguardante il
cambio degli inquilini.