Paolo Govoni, imprenditore edile di Copparo, è stato riconfermato Presidente regionale di CNA Emilia Romagna.

 

Lo ha eletto all’unanimità, nella tarda serata di ieri, l’Assemblea Regionale riunita a Bologna. Lo affiancheranno nella Presidenza che guiderà la Confederazione nei prossimi quattro anni fino al 2017, in qualità di Vicepresidenti, sei imprenditori: Alvaro Attiani di Forlì-Cesena, Riccardo Carboni di Bologna, Alfeo Carretti di Reggio Emilia, Mauro Gasperoni di Ravenna, Sergio Giuffredi di Parma ed Emer Pacchioni di Modena. 

 

Paolo Govoni, 50 anni, titolare della Govoni Costruzioni, impresa di Copparo che opera sul mercato da oltre 60 anni (l’azienda è alla terza generazione) specializzata in restauri e recuperi edilizi, è al suo secondo mandato, essendo stato eletto la prima volta nel 2009.

Le prime dichiarazioni del Presidente sono tutte legate alle pesantissime difficoltà economiche, che hanno inciso profondamente anche sulla tenuta di un sistema produttivo forte come quello dell’Emilia Romagna. “Una crisi  – ha sottolineato Govoni – ulteriormente aggravata dal terremoto del 2012, tragedia che ha visto CNA in prima fila al fianco degli imprenditori, dei cittadini e delle istituzioni.

 

Accanto all’opera di ricostruzione che stiamo ancora affrontando, c’è una crisi che continua a mordere e che ha determinato una perdita di competitività notevole della nostra regione. Per recuperare occorre anche avere regole certe ed una applicazione differenziata del federalismo per consentire a regioni virtuose come l’Emilia Romagna di investire buona parte delle risorse che produce nel suo territorio senza dover attendere che tutto il Paese sia pronto. Diversamente questa regione correrà il rischio di perdere la scommessa del futuro”. 

 

Serve un cambiamento, dunque; un cambiamento che riguarda tutti e al quale il sistema associativo CNA non intende sottrarsi, a partire da politiche e strategie, dai livelli organizzativi e dalla scelta dei gruppi dirigenti. Un rinnovamento che CNA ha già iniziato per continuare ad essere protagonista forte della rappresentanza economica e sociale di questa regione.

 

“Il nuovo scenario esterno – precisa Govoni – ce lo impone. E’ necessario rifocalizzare il fabbisogno delle imprese per tracciare le linee del nuovo sviluppo organizzativo in materia di rappresentanza, una vera e propria promozione di un habitat favorevole al “fare impresa” e servizi al business. Proseguire sulla strada del cambiamento e puntare ad un forte rafforzamento della presenza territoriale di CNA.

 

Il nostro sistema associativo resta il differenziale competitivo che dobbiamo saper riempire di ulteriori contenuti, in sintonia con le affermazioni di questi anni: rappresentanza generale della piccola-media  impresa e del lavoro professionale”.

Un quadro questo, nel quale l’Assemblea ha inteso delineare il percorso dei prossimi quattro anni: una governance forte e coesa, in grado di imprimere il giusto slancio, mettendo mano ai cambiamenti, anche statutari, che si renderanno necessari.

E agli obiettivi di rinnovamento e cambiamento ha corrisposto la conclusione del percorso di rinnovo degli organismi dirigenti che CNA ha avviato in Emilia Romagna nello scorso maggio: svolte 10 Assemblee provinciali, oltre 400 Assemblee delle sedi territoriali e delle Unioni di categoria.

 

Il dibattito, che ha coinvolto migliaia di imprenditori e imprenditrici, ha portato ad un rinnovamento di oltre il 50% dei gruppi dirigenti: sono cambiati i Presidenti provinciali delle Associazioni di Bologna, Ferrara, Modena, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini ed i Presidenti regionali di 5 Unioni di categoria su 10: Autotrasporto, Costruzioni, Federmoda, Installazione Impianti, Servizi alla Comunità, oltre al Presidente dei Giovani Imprenditori.

 

L’Assemblea regionale ha sancito anche il rafforzamento di un’evoluzione strategica: una CNA che si fa anche forza sociale per rappresentare le esigenze delle persone oltre che delle imprese (imprenditori, soci, collaboratori e loro familiari, dipendenti, cittadini, pensionati). Da qui l’impegno a diventare “Associazione dei cittadini”, ossia fungere da punto di riferimento e aggregazione per tutti i soggetti che, pur restando fuori dai confini specifici dell’artigianato, fanno impresa.

 

“Come CNA – sottolinea il Presidente regionale – siamo consapevoli della grande responsabilità che ci attende anche per la quantità e la qualità della nostra rappresentanza, aperta in questi anni anche a nuovi soggetti.” Oggi CNA associa in Emilia Romagna 102.430 imprenditori e soci per oltre 67.500 imprese, con un’accresciuta presenza femminile e giovanile (24.500 le imprese dirette da donne e 23.650 gli imprenditori e imprenditrici al di sotto dei 40 anni). In forte crescita la presenza non artigiana: piccole e medie imprese, imprese commerciali, lavoro professionale.

 

“Tutto questo – conclude Govoni – rappresenta il segno del superamento delle barriere categoriali, confermando la scelta compiuta di guardare ad una rappresentanza sempre più generale dell’Impresa.”