Non è solo un peso per le famiglie: l’Imu costituisce anche un “aggravio intollerabile” per le imprese, in particolare per quelle più piccole.

 

Infatti il passaggio dall’Ici all’attuale imposta sui beni strumentali non è stato neutrale, ma ha comportato aumenti che partono da un minimo del 30%, ma in molti casi superano il 150% e in qualche caso il 200%.

 

Secondo uno studio della Cna dal titolo “Così l’Imu uccide le piccole imprese” che mette a confronto le principali tipologie di beni strumentali nei 21 capoluoghi di Regione, per gli artigiani la tassa rappresenta un danno grave perché si tratta di un’imposta che prescinde dal fatturato e va pagata anche se l’azienda è in perdita.